"Liberato" il fosso della Taverna

ANGHIARI — Le alberature cadute e i detriti che si erano accumulati nel tempo avevano costruito una sorta di pericolosa diga all’interno del fosso della Taverna, nel comune di Anghiari.

Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha ripristinato la funzionalità del corso d’acqua, con un intervento di taglio selettivo che ha portato alla rimozione delle piante poco stabili, di quelle cadute e dei sedimenti che, progressivamente, avevano ostruito l’alveo, ridimensionando molto la sezione di deflusso.

Gli operai hanno da poco concluso il cantiere e il fosso è tornato in forma, pronto ad affrontare meglio le piogge già annunciate.

“Stiamo completando rapidamente gli interventi programmati nel piano delle attività 2020, per affrontare con maggiore serenità la stagione invernale, solitamente caratterizzata da situazione meteorologiche più intense ed estreme che mettono alla prova l’efficienza del reticolo. La manutenzione ordinaria è uno strumento importante di prevenzione” spiega l’ingegner Enrico Righeschi. 

Per questo, insieme all’ingegnere Chiara Nanni, referente di area del settore Difesa Idrogeologica del Consorzio, sta combattendo contro il tempo, e spesso anche contro il maltempo, per ultimare in tempi stretti tutte le lavorazioni.

I cantieri sul fosso della Taverna si sono chiusi alla fine di novembre. Ma in tutta la Valtiberina prosegue l’attività di vigilanza e, oltre alla manutenzione ordinaria, il piano di interventi puntuali messo a punto dall’ente per eliminare criticità che potrebbero compromettere la sicurezza idraulica della vallata. 

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