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Attualità lunedì 21 settembre 2020 ore 08:00

Una giornata sul futuro delle Acli

Sabato, 26 settembre, il Congresso provinciale. Occasione per rinnovare le cariche e tracciare i percorsi dei prossimi quattro anni



AREZZO — Il 26 settembre è una data importante per le Acli di Arezzo. Si terrà infatti  il congresso dell’associazione, dal titolo “Pace e lavoro per costruire il domani”, che riunirà i centoventisei delegati dai quaranta circoli della provincia e i rappresentanti dei servizi per rinnovare tutte le cariche elettive e per tracciare i percorsi operativi per il quadriennio 2020-2024. 

L’appuntamento, ospitato presso la Prebenda Parrocchiale “San Leone Magno” di San Leo, rappresenta il massimo momento democratico e progettuale delle Acli che proporrà un’occasione di confronto, riflessione e discussione per delinearne le linee guida della futura azione sociale e politica. I veri protagonisti del congresso saranno gli stessi delegati che, eletti tra i 4.089 tesserati dell’associazione, avranno il compito di rappresentare le voci dei territori e delle persone emerse dai circoli, con l’obiettivo di individuare gli ambiti su cui intervenire per essere di reale aiuto alle situazioni di difficoltà attraverso l’attivazione di nuovi servizi e di nuove iniziativ

La giornata, a cui sono state invitate le principali autorità politiche e religiose del territorio, si aprirà alle 9.00 con la Santa Messa celebrata dall’accompagnatore spirituale delle Acli di Arezzo don Aldo Celli, proseguendo poi con il saluto del presidente regionale Giacomo Martelli e con la relazione del presidente provinciale uscente Stefano Mannelli che traccerà un bilancio dei suoi sei anni alla guida dell’associazione. Successivamente prenderanno il via i veri e propri lavori congressuali che saranno coordinati da Enrico Fiori (presidente delle Acli di Siena) e che si svilupperanno tra il dibattito da cui emergeranno gli orientamenti per il futuro programma e la fase elettiva che troverà il proprio fulcro nella scelta dei ventidue membri del consiglio provinciale tra cui sarà scelto il presidente per il prossimo quadriennio. Nel corso della giornata saranno eletti anche i sedici delegati per il congresso regionale del 30 ottobre e i sette delegati per il congresso nazionale in programma dal 13 novembre che avranno la responsabilità di rappresentare le istanze del territorio aretino in queste occasioni che definiranno l’azione aclista in Toscana e in Italia. 

"Il mio impegno degli ultimi sei anni - commenta Mannelli, - è stato orientato verso il rinnovamento della nostra associazione per recepire l’attuale situazione socio-economica del territorio e per avere un ruolo attivo di sostegno ai bisogni di lavoratori e pensionati. Il congresso sarà un’occasione per elaborare nuovi percorsi che, con lungimiranza e progettualità, rinnovino la nostra missione e la proiettino verso il futuro. Per riuscirvi sarà importante intercettare una sempre più forte partecipazione diretta delle persone all’interno dei circoli e delle strutture acliste per consolidarli come luoghi dove cogliere le varie problematiche locali e dove svolgere un’azione politica e sociale nell’interesse delle comunità e dei territori ".


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