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Attualità mercoledì 22 febbraio 2017 ore 08:59

“Il Museo Civico non è stato privatizzato"

L’assessore Marconcini risponde all’interrogazione delle opposizioni: “Accanimento mediatico eccessivo per una convenzione che porterà benefici”



SANSEPOLCRO — “Con il prestito della Madonna della Misericordia il nostro Comune è riuscito a intercettare un'opportunità che ci ha fatto accedere ad un circuito culturale che ci ha permesso di attingere a risorse tecniche, culturali, mediatiche ed economiche che nel nostro piccolo non saremmo mai riusciti a mobilitare: dopo anni di impasse riusciamo ora a sperimentare un modello che nel giro di pochi giorni è riuscito a rinnovare il volto e l'offerta del nostro museo." E' questa la spiegazione a sostegno delle scelte dell'amministrazione comunale che la coalizione di Mauro Cornioli rende pubblica.

L'assessore Marconcini rispondendo in Consigli Comunale all'interrogazione presentata dalle opposizioni spiega: "Per illustrare questi e chiarire alcuni aspetti che probabilmente (o apparentemente) non sono stati compresi da alcune forze di minoranza, ci tengo, dopo aver illustrato le stesse argomentazioni in Consiglio Comunale, a riportare e spiegare i seguenti punti:

1) Il museo civico di Sansepolcro non è stato privatizzato e continuerà a rimanere pubblico. Soltanto per il periodo delle mostre i servizi di biglietteria, bookshop e sorveglianza sono stati affidati a Civita in cambio di un importo composto in parte in moneta (70.000 euro) e in parte in servizi (la sorveglianza, il cui costo per i prossimi nove mesi ammonta a 79.300,00 euro). In pratica, grazie a questo accordo, il Comune si è assicurato l'equivalente delle entrate (calcolate su base storica) che non avrà più dalla gestione diretta della biglietteria;

2) I dipendenti comunali che lavoravano al museo, i quali nonostante l'esperienza pluriennale avrebbero avuto difficoltà ad operare al di fuori degli stretti argini del pubblico impiego, saranno redistribuiti e ottimizzati implementando i servizi carenti del Comune senza assumere nuovi dipendenti, mentre i dipendenti della cooperativa di sorveglianza continueranno a prestare servizio in piena continuità con il passato, dato che il loro rapporto di lavoro proseguirà fino al termine della seconda mostra;

3) Il Comune di Sansepolcro avrà una percentuale sulle vendite del bookshoop e una quota del 5% sulle eventuali entrate di biglietteria successive alla copertura dell'investimento effettuato;

4) Il Comune di Sansepolcro manterrà la direzione del museo e un indiscusso ruolo guida in materia di politiche culturali e di indirizzo culturale.

"In definitiva - conclude Marconicini - grazie alla convenzione siamo riusciti ad eliminare il passivo che come Comune vediamo accumularsi mese dopo mese (mediamente il nostro museo si chiude ogni anno con circa 50.000 euro di passivo), trovando una soluzione che ci permette, una volta tanto, di chiudere in pareggio. Questo periodo temporaneo di nove mesi è da considerare come un'opportunità per sperimentare la validità di un modello che se dovesse rivelarsi vincente potrebbe darci indicazioni concrete per il futuro; in caso contrario tra nove mesi nulla ci vieterà di tornare alla precedente forma di gestione. In definitiva non abbiamo privatizzato nulla, ma abbiamo trovato un sistema temporaneo di gestione che, grazie a un modello moderno e professionale, riuscirà a sbloccare il nostro museo e ad incrementare la vocazione artistica della nostra città.”


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