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Attualità martedì 13 dicembre 2016 ore 11:48

"No all'attuale progetto del ponte sul Tevere"

Il coordinamento cittadino di Forza Italia esprime la sua contrarietà al progetto presentato dall'amministrazione comunale



SANSEPOLCRO — Un secco no al progetto del nuovo ponte sul Tevere arriva da Forza Italia. Le osservazioni critiche e le controproposte saranno presentate dal consigliere comunale Tonino Giunti a sostegno dell'emendamento alle linee programmatiche dell'amministrazione comunale. 

Secondo Forza Italia l'attuale localizzazione pone una serie di problemi soprattutto in relazione alla viabilità accessoria, tanto da rendere necessario un tracciato in curva con le pericolosità connesse oltre che ai costi di realizzazione. 

Ecco gli otto punti di FI: 

1)Si evidenziano innanzitutto due aspetti: a ovest, per allacciarsi alla viabilità della zona industriale, la strada deve attraversare il nucleo abitato di Malpasso, a est, per allacciarsi alla via di circonvallazione, occorre realizzare una strada lungo via dei Banchetti, con tutto quello che ne consegue in ordine agli interventi necessari e ai relativi costi (bonificare la reglia esistente, ampliare ed allungare la sede stradale, realizzare l'illuminazione pubblica, prevedere una rotatoria all'incrocio con via Scarpetti che, data la larghezza limitata e la strettoia del passaggio a livello, non può rappresentare un accesso idoneo al centro di Sansepolcro, realizzare la viabilità per la frazione di Gricignano che anche con il nuovo ponte , per poterlo utilizzare dovrebbe fare lo stradone, immettersi nella Senese Aretina, poi entrare verso la Buitoni nella zona industriale sino al ponte). Il traffico che percorrerà la nuova strada sarà di cat. F, solo locale, quindi no articolati ne’ camion e rimorchi. Dovrà essere realizzato un rialzo degli argini attuali di 1.50 ml dall’incrocio con via dei Banchetti sino alla Senese Aretina, perché via dei Banchetti è bassa rispetto alle golene del Tevere. Nessuno dei tecnici ha parlato o inserito nel progetto il sottopasso della E-45esistente e valutato se presenta criticità in termini statici e di dimensioni per far passare sotto una strada che avrà sicuramente una categoria superiore all’attuale. Ci preoccupa questo modo di fare senza analizzare le problematiche in toto. 

2) Tali problemi sarebbero superabili se il ponte fosse realizzato parallelo a quello esistente, verso Anghiari, sfruttando tutte le opere eseguite dalla ditta Piccini nella viabilità pubblica, compresa la rotonda, immettendo il traffico nella Senese Aretina lungo le Forche e creando un by–pass a nord per sfruttare un sottopasso della E45 esistente. 

3) La posizione del nuovo ponte, che sfrutta la viabilità dei Banchetti, creerà un problema alla viabilità’ della zona di S. Paolo e per la Tiberina 3 bis, in quanto importerà traffico dalla dogana e dalle prime case di San Giustino, gli abitanti, sicuramente data la vicinanza, sfrutteranno la nuova via di accesso alla zona industriale lasciando l’itinerario della E45 e passando per l’imbuto del sottopasso di S. Paolo. 

4) Il Consiglio Comunale ha deliberato di attivare l’Amministrazione per fare domanda per inserire Sansepolcro nel patrimonio dell’Unesco legando il discorso a Piero della Francesca ed agli sfondi dei suoi quadri. Sarà a breve istituita una commissione per definire appunto i luoghi legati alle opere di Piero. Sacrificare il luogo dove Via dei Banchetti arriva al Tevere per realizzare il secondo ponte, quando quel luogo come descritto nel Piano Paesaggistico della regione Toscana fa da sfondo a tre opere di Piero, il "Battesimo di Cristo", la “Nascita di Cristo” ed un Particolare della Leggenda della Vera Croce, vuol dire “farsi del male” e rinunciare ad uno sviluppo enorme del turismo e dell’occupazione legata a questo. E’ venuto il prof. Sgarbi varie volte a Sansepolcro ma non ci risulta che qualche membro dell’Amministrazione gli abbia chiesto se quel sito può avere le caratteristiche per divenire un’attrattiva turistica, perché magari c’era la paura di avere una risposta affermativa. 

5) Pur in presenza di un finanziamento regionale, l'impegno che dovrebbe sostenere il Comune rischia di paralizzare per anni ogni altra forma di investimento. Non si tratta tanto, come asserito dal Sindaco Cornioli, di volere "ingessare" il bilancio comunale a causa della compartecipazione del Comune per un valore di 800mila euro di spesa, solo per il progetto sino alla E-45, quanto di paralizzare l'attività amministrativa. 

6) La prospettata introduzione di una tassa di scopo (di cui si può solo stimare, al momento, l'entità) potrebbe produrre effetti devastanti se non sorretta anche da un'adeguata documentazione che, oltre a dettagliare analiticamente i costi di tutti gli interventi principali e accessori collegati all'opera in questione, comprenda uno studio atto a valutare quello che sarà l'impatto sui residenti. Si consideri che della nuova viabilità potrebbero ovviamente beneficiare i residenti nei comuni limitrofi, ma l'opera sarebbe pagata soltanto da quelli di Sansepolcro. 

7) La nuova opera rischia di tradursi nella classica "cattedrale nel deserto", considerando che la quasi totalità degli stabilimenti di Malpasso è inattiva: pochi sarebbero i lavoratori che utilizzerebbero il nuovo ponte, mentre quelli che lavorano nella zona industriale di Santa Fiora continuerebbero a sfruttare il vecchio ponte. 

8) Imprenditori privati sarebbero disposti a sostituirsi alla Regione nel finanziamento dell'opera di ricostruzione del vecchio ponte sulla Libbia che costerebbe molto meno ed in breve tempo sarebbe completato. 

9) Manca tuttora un dettaglio dei costi, anche successivi, e di questo sarebbe giusto non solo che la popolazione fosse adeguatamente informata, ma fosse anche chiamata a esprimersi sul fatto se essere favorevole o meno. E ciò al di fuori di ogni schema demagogico volto anche a sottacere gli evidenti svantaggi. Dato che sono stati fatti in sede di Consiglio Comunale discorsi sul fatto che nelle elezioni hanno prevalso i due schieramenti che vogliono fare il ponte ai Banchetti, vorrei vedere se ancora la gran parte dell’elettorato sposa questo cammino incerto. Purtroppo si rischia che si inizi l’intervento e si completi sino alla E-45, tralasciando il resto per mancanza di finanziamenti. Infatti, per il patto di stabilità, avendo in essere mutui per un importo complessivo di 12.000.000,00 di euro, l’amministrazione non può contrarre altri mutui di importo superiore a qualche centinaio di migliaia di euro l’anno. E se la Regione avesse problemi nello stanziare tutti i soldi entro i termini stabiliti, come del resto sta avvenendo attualmente a Caprese Michelangelo per la struttura del Centro Sportivo? Cosa ne sarà allora delle promesse e dei lavori già eseguiti dall’Amministrazione Cornioli? E dei debiti già in essere del Comune?


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