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Cultura mercoledì 29 giugno 2016 ore 13:17

Il Palio Massa Trabaria va al castello di Urbania

La disfida per centrare il buratto, dello storico Palio dei Castelli della Massa Trabaria, ha attirato un pubblico numeroso e altrettanto i cavalieri



SESTINO — Nell’era “vegana”, il paese delle Chianine - Sestino – insiste sulla bistecca. Celebrata la XXV edizione della Sagra, dove cucina, mercato, artigianato e cavalieri hanno solleticato i molti gusti degli appassionati.

La disfida per centrare il buratto, dello storico Palio dei Castelli della Massa Trabaria, ha attirato un pubblico numeroso e altrettanto i cavalieri , giunti da Toscana, Marche Emilia-Romagna per il XXII Raduno equestre.

Questo antico Palio, rivive così, nel cuore dei Sestinati e in quei borghi castellari, assunti anche a città, che vissero stagioni di una grande storia nel medioevo. Ed è un momento che appartiene ad un episodio che sottolinea l’importanza di Sestino: dopo il Municipium romano, per secoli la sua Pieve procrastinò l’antica l’unità territoriale, sotto l’egida di un Piviere Nullius, anche se con alterne vicende. Dopo l’enfasi delle tante Signorie che esercitarono il potere- in proprio e poi anche come Vicari dello Stato pontificio – Sestino ebbe riconosciuta non solo la sua autonomia ma Papa Paolo II, con bolla del 24 febbraio del 1456, per celebrare la riconquistata “liberazione” dagli ultimi Malatesti, concesse il privilegio di correre il palio, finanziandolo con cospicua elargizione.

Il 26 giugno è stata la XV edizione del Palio dell’era moderna. Organizzato nell’ambito della Sagra della Bistecca da Lazzaro Baffioni e Stefano Santinelli, si sono cimentati cavalieri di Piandimeleto, Urbania, Sassocorvaro, Lunano,Carpegna e Sestino. Le disfide a eliminazione hanno premiato Nonni Patrik, per i colori di Urbania, seguito da Ruggero Ruggeri di Piandimeleto, Cancellieri Maurizio di Sassocorvaro e Tiberi Giuseppe di Lunano.

L’affollato raduno equestre si è svolto sotto il patrocinio di “Ecomont”, affiliato a Fitetrek-Ante , associato a sua volta al CONI. Premi particolari per più categorie: provenienze più lontane da Civitella di Romagna, il più anziano il settantacinquenne Marchionni Celerino, la più giovane amazzone Emily Larghetti, di sette anni, che cavalca come un veterano delle legioni romane.

Il VI “Raduno Vespa e Lambretta” ha vagato nel territorio, con mete inconsuete fin dentro il Parco faunistico di Ranco Spinoso, suscitando ancora una volta tanta curiosità per questi “reperti” che hanno infiammato generazioni passate e ora sfilano davanti ad entusiaste ali di folla.

Per l’occasione l’Associazione “Mani che lavorano”, ha approntato una esposizione nuova di zecca, dove pittura, scultura, pizzo, cucito e elementi di arredo resteranno esposti tutto l’anno.

“Una bella edizione – commenta il Presidente della Pro Loco, Serafino Fabbretti – che mette in mostra i tanti aspetti della nostra realtà territoriale. Ottimi sapori e divertimento per tutte le età”.


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