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Attualità martedì 27 settembre 2016 ore 06:50

La XXIII Mostra Nazionale della Chianina

L’appuntamento è a Ponte Presale per una tre giorni dal 27 al 30 con un ricco calendario, che comprende anche l’antica fiera del Ranco



SESTINO — Torna, da martedì 27 settembre, la mostra nazionale degli allevamenti chianini allo stato semibrado e stabulazione libera iscritti al L.G., giunta alla XXIII edizione. 

Il complesso fieristico “Silvio Datti”, costituisce un punto di riferimento innanzitutto per il mondo degli allevatori ma ciò dicendo rappresenta l’economia di base per i comuni montani come Sestino e Badia Tedalda, che hanno nella zootecnia il fulcro della loro economia e della difesa ambientale: ma costituisce anche un momento esaltante della Valtiberina, che ha saputo realizzare da tempo un moderno programma di investimenti, che hanno portato poi anche al mattatoio di Badia Tedalda. Ma l’elemento fondamentale è costituito dal fatto che l’evento è di portata nazionale, e esalta un appassionato programma di trasferimento e adeguamento della Chianina dai territori di pianura a quelli collinari della Toscana, dell’Umbria e del Lazio, contribuendo sostanziosamente a far uscire la Chianina dalla prospettiva di “razza in estinzione”.

La mostra si apre con l’arrivo dei gruppi bovini a partire da martedì, 27 settembre. Prosegue il 28 con vari appuntamenti: alle ore 9,00 apertura della Mostra nazionale e della “Antica fiera del Ranco”; alle 9,30 inizia la “Gara di giudizio tra Istituti di Agraria”, coordinati per la partecipazione dallo storico istituto “Le Capezzine” di Cortona. Alle ore 10 iniziano incontri divulgativi, tesi ad approfondire tematiche quanto mai attuali, come il nuovo piano regionale e ANABIC relativo all’IBR , la valorizzazione della Chianina e dell’economia delle aree interne. Temi, questi ultimi, che vedono come relatori il direttore regionale dell’ARAT Claudio Massaro, il dirigente dell’Unione dei Comuni valtiberini Marco Montini e Daniela Nocentini, della Unione Montana del Casentino.

Il 29 settembre una piacevole novità, cioè un concorso per le scuole, dal titolo “Dove vive la Chianina”. Storie, racconti, disegni e rappresentazioni dei luoghi dove vive il “Gigante Buono”.

Venerdì, 30 settembre, la giornata conclusiva è veramente intensa. Alle 10,30 c’è l’attesa asta dei vitelli/e da ristallo, che è un po’ il termometro dell’andamento “borsistico” della zootecnia. Nel corso della mattinata verranno premiati i migliori soggetti e gruppi portati in mostra.

Dopo il tradizionale “Pranzo dell’allevatore”, alle 15,00 una tavola rotonda su “Problematiche e prospettive della zootecnia” , alla quale partecipano l’assessore regionale Marco Remaschi; il responsabile del Corpo Forestale per la Toscana, gen. Giuseppe Vadalà; Roberto Nocentini, presidente dell’AIA; Luca Panichi, presidente dell’ ANABIC; Paolo Malacarne, presidente di “Città della Chianina”, rappresentanti di Associazioni di categoria e sindaci.

Una edizione, come sempre organizzata dall’ANABIC, dall’ARAT, dalla Regione Toscana, dai Comuni di Sestino e Badia Tedalda, dall’Unione dei Comuni Valtiberini e dalla Camera di Commercio che si presenta decisiva non soltanto per l’attuale momento in cui allevamenti e agricoltura, con rinnovato interesse al biologico e al “consumo a Km zero” sono di grande attualità in Italia, ma anche perché l’appuntamento di Ponte Presale è l’ “agorà” di dibattiti su temi che segneranno il futuro di questa zootecnia e il destino del complesso fieristico di Ponte Presale.


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