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Attualità giovedì 11 agosto 2016 ore 10:01

Rievocazione per la città di Cosimo I

Domenica giornata intensa per la Festa del Sasso. Ricorre il 450° anniversario dalla posa della prima pietra della fortezza voluta dal granduca



SESTINO — La storica “Festa al Sasso”, ossia al Sasso di Simone, che si celebra da tempo immemorabile e che ricade la seconda domenica di agosto, cioè domenica 14, quest’anno riveste per Sestino una importanza particolare.

“Il Sasso di Simone - spiega il sindaco Marco Renzi - è già per sua natura una attrazione straordinaria e come tale ha attirato l’interesse delle popolazioni non solo locali. E’ il cuore della Riserva Naturale omonima e ci auguriamo che possa diventare il tramite orografico per la costituzione di un parco interregionale che comprenda Toscana, Marche ed Emilia Romagna quando non si arrivi ad un parco nazionale che giunga sui crinali dell’Alpe della Luna”.

L’enfasi è giustificata. Il 14 agosto, infatti, si rievocherà il 450° anniversario della posa della prima pietra della città/fortezza voluta dal granduca Cosimo I. “La città cosimiana - spiega ancora il sindaco - fu forse l’ultimo grande progetto per valorizzare politicamente, militarmente ed economicamente questa parte della Toscana che guarda l’Adriatico”.

In effetti la “storia” e la funzione di “centro di attrazione territoriale” incomincia per il Sasso di Simone nell’alto Medioevo con una abbazia benedettina, continua a metà Quattrocento con l’avvio di una fortificazione da parte dei Malatesta di Cesena, si rafforza con Cosimo de’ Medici nel progetto costitutivo della “Regione Toscana”, per continuare con i naturalisti del Settecento, che qui scoprirono un “oceano montano” ed una nicchia straordinaria di biodiversità. “E’ un grande patrimonio che dobbiamo valorizzare con nuove iniziative- spiega il sindaco- per questo la festa del 14 agosto ha significati e momenti particolari”.

Il programma è intenso. Alle 10,  arrivo delle delegazioni dei Comuni, dei partecipanti all’escursione in mountain bike e inaugurazione della restaurata strada medievale. Sarà presente, tra gli altri, l’assessore provinciale Perferi che provvide a finanziare tale recupero e a realizzare una lunga strada di servizio all’interno della Riserva Provinciale. Come da tradizione alle 10,30 messa solenne alla croce della pianura sommitale, celebrata dal vescovo di S.Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi e da rappresentante della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Alle 11,30 cerimonia rievocativa della posa della prima pietra della città (14 luglio 1566), con personaggi in costume e “memoria” del fatto storico. Alle 12 consegna delle “Tre chiavi della Città del Sasso”, realizzate dallo scultore Andrea da Montefeltro. Patto di collaborazione tra i Comuni di Sestino, Carpegna e Pennabilli. Alle 12,30 apertura degli stand gastronomici nell’area dell’antico mercatale.

La festa ha una vera rilevanza interregionale. E’ organizzata in collaborazione dai Comuni di Sestino, Carpegna, Pennabilli; dal Parco interregionale del “Simone -Simoncello-Carpegna”, con l’apporto della associazione sestinate “Amo Sestino”, delle diocesi di Arezzo e del Montefeltro, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo.

Con questo avvenimento Sestino avvia un interessante programma di iniziative, tra le altre il recupero di una Cappella in stile barocco, in prossimità del capoluogo e progetti per sottolineare la “toscanità” dell’odierno territorio sestinate, passato alla Toscana nel 1520, nell’ambito di straordinari avvenimenti storici, che coinvolsero Papa Leone X, i Medici, i Montefeltro, i Della Rovere, ma dentro politiche di rilevanza “nazionale”.


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