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Attualità martedì 15 novembre 2016 ore 09:35

Attività della consulta contro il rischio sismico

Il ruolo e l'attività della consulta interprofessionale nella prevenzione del rischio sismico in Valtiberina



VALTIBERINA — La Consulta Interprofessionale della Valtiberina Toscana, nata nel 1989 su iniziativa di alcuni tecnici liberi professionisti operanti nel territorio della Valtiberina Toscana ed iscritti nei rispettivi ordini degli Ingeneri, degli Architetti, dei Geometri, dei Geologi, degli Agronomi e dei Forestali, si è da subito prefissa, tra l'altro, la realizzazione di efficaci programmi di intervento, nelle rispettive sfere di competenza professionale e nel rispetto dei singoli ordinamenti deontologici, per il raggiungimento dei fini comuni, quali, proporre soluzioni atte al raggiungimento di una fattiva collaborazione con gli enti pubblici e privati, al fine di attuare tutte le iniziative destinate a tutelare e difendere gli interessi generali. In questi ventisette anni la Consulta ha visto crescere il numero dei propri associati, tanto è che oggi l'elenco è formato da: 16 Ingegneri; 31 Architetti; 20 Geometri; 4 Geologi. La Consulta ha promosso e ha partecipato a molte iniziative di carattere pubblico ed attraverso i propri associati è stata al centro di importanti e significative collaborazioni con le locali Amministrazioni del comprensorio valtiberino toscano.

Fra le tante, la fattiva partecipazione per il sisma 1997 e 2001 alla schedatura di I° livello per il rilevamento dei danni sismici degli edifici pubblici e privati; alle indicazioni di pronto intervento, nonché alla verifica dell'agibilità degli edifici stessi; alla progettazione e direzione dei lavori per la riparazione e ripristino di importanti edifici pubblici danneggiati dal sisma, quali: Palazzo delle Laudi; Palazzo Aggiunti; Palazzo Ducci-Del rosso; Palazzo "Delle Povere Fanciulle"; Palazzo Pretorio; Ex convento di Sant'Agostino; Complesso monumentale delle mura urbiche; Complesso monumentale del Cimitero Urbano del Capoluogo di Sansepolcro. 

Nel 2011 la Consulta Interprofessionale ha promosso la costituzione del CENTRO STUDI DI PREVENZIONE SISMICA per il territorio della Valtiberina.

Gli obbiettivi del CENTRO STUDI DI PREVENZIONE SIMICA, sono quelli di creare una "Banca Dati" locale propedeutica alla formazione di strumenti a supporto dell'attività di programmazione territoriale, pianificazione urbanistica, pianificazione dell'emergenza, definizione delle normative tecniche in materia di prevenzione sismica; di elaborare indagini, studi, progetti necessari a creare strumenti tecnico normativi idonei a valutare la vulnerabilità sismica del nostro territorio, del suo patrimonio edilizio, delle sue infrastrutture e promuovere l'attuazione di tutte le azioni necessarie a prevenire il rischio ed attenuare gli effetti locali dell'evento sismico.

Le tappe di questo cammino si stanno percorrendo insieme all'Unione dei Comuni, al Comune di Sansepolcro, al Comune di Badia Tedalda, i quali hanno aderito con apposite delibere del 2012, 2013, 2014 e 2015, al costituendo Centro Studi. A seguito di queste delibere, è stato dato avvio ad importanti progetti: nel Centro Storico di Sansepolcro, il rilievo dettagliato dell'isolato compreso tra Via Luca Pacioli, Via Mazzini, Via S. Bartolomeo e Via Santa Croce, eseguito congiuntamente ai docenti e studenti del Polo Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, al fine di definire una normativa tecnica volta a specificare metodologie di intervento di miglioramento e/o adeguamento sismico nell'ottica delle direttive e delle linee guida elaborate dal Consiglio Superiore Lavori Pubblici in materia di strumenti di indirizzo per l'applicazione della normativa sismica agli insediamenti storici.

Sempre nel centro storico di Sansepolcro si sta procedendo al progetto del Museo della Pasta all'interno del Palazzo Muglioni di proprietà della Provincia di Arezzo, con rilievo dettagliato dell'isolato compreso tra Via N. Aggiunti, Via della Fiorenzuola, Via Luca Pacioli e Via del Petto Rotondo, eseguito da alcuni tecnici professionisti, associati alla Consulta e costituitisi in un gruppo di lavoro. Invece, con il Comune di Badia Tedalda e con il consenso della Diocesi è stato dato avvio alla redazione di un progetto di messa in sicurezza della Chiesa Di San Michele Arcangelo, ex Abbazia Benedettina, che da anni ha un quadro fessurativo delle componenti strutturali piuttosto preoccupante per la sua stabilità. Nei primi mesi di questo anno, con un altro gruppo tecnico aderente alla Consulta, ha presso avvio un progetto per la realizzazione di un intervento di consolidamento statico, miglioramento sismico e recupero architettonico secondo quanto prescritto dalle Linee Guida per il recupero strutturale, la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale. 

A seguito dell'evento sismico del 30.10.2016, con l'aggravarsi delle fessure, una Ordinanza sindacale del 03.11.2016 ha dichiarata la chiesa parzialmente inagibile. 

Con tutto questo ed altro, nei primi mesi del 2017 la Consulta Interprofessionale, congiuntamente con le istituzioni pubbliche locali, organizzerà un convegno sul tema della prevenzione del rischio sismico, con la presentazione dei progetti elaborati.


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