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Attualità venerdì 27 gennaio 2017 ore 18:50

"Vogliono uccidere i lupi"

L'Enpa ha lanciato un'iniziativa di protesta su scala nazionale per dire no alla caccia al lupo che potrebbe diventare realtà tra pochi giorni



VALTIBERINA — L’Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato, attraverso i propri canali Facebook (facebook.com/enpaonlus) e Twitter (twitter.com/enpaonlus), una iniziativa di protesta su larga scala per dire no alla caccia al lupo. Caccia che, dopo un regime di protezione speciale di cui questa specie animale gode dal 1946, potrebbe diventare realtà tra pochi giorni. Il 2 febbraio, infatti, il Governo è chiamato ad approvare il Piano che autorizza con una deroga gli spari contro il più grande predatore italiano.

La protesta di Enpa è diretta, in particolare, contro il Ministro dell’Ambiente e contro l’associazione agricola Coldiretti, soggetti ai quali deve essere ricondotta la “paternità” della deroga. Secondo Enpa, il titolare del dicastero dell’Ambiente, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità non certo di sponsorizzare uccisioni e abbattimenti, e dovrebbe anche confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori.

Secondo l'Enpa i principali responsabili della presunta “emergenza” sono proprio gli allevatori, i quali molto spesso lasciano i loro animali animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori. "Le fucilate – spiega l’Enpa – non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta".

"La riduzione delle tutele va di pari passo con l’aumento del bracconaggio. Il rischio più che evidente, più che concreto – prosegue l’Enpa – è che, a furia di parlare di uccisioni con il surriscaldarsi degli animi la situazione vada completamente fuori controllo. Per le persone e per gli animali".


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