Politica

Presidenza Provincia, Polcri ufficializza la candidatura

Il sindaco di Anghiari ha depositato le firme. FdI ne chiede le dimissioni, centrodestra compatto sulla continuità con Chiassai

Alessandro Polcri è ufficialmente candidato alla presidenza della Provincia di Arezzo. Sarà, quindi, il sindaco di Anghiari a sfidare Silvia Chiassai Martini, l'attuale presidente - sindaco di Montevarchi - pronta alla corsa bis con l'appoggio, incondizionato, del centrodestra. Centrodestra che l'ha preferita allo stesso Polcri, che si era messo a disposizione fin da subito.

Così oggi Polcri, come ha annunciato con un post social, ha confermato le voci che si rincorrevano da giorni e che avevano avuto un ulteriore riscontro nelle parole pronunciate dallo stesso proprio ieri, depositando le firme per la sua corsa - di stampo civico e trasversale - al vertice di palazzo dei Grandi.

"Siamo una grande Provincia. Un bellissimo esempio di democrazia dal basso. Un ‘Grazie speciale' ai tantissimi sindaci e consiglieri che, in pochissime ore, hanno sottoscritto la mia candidatura a Presidente della Provincia. Ora #Casa dei #Comuni e delle #Comunità. Ci siamo. Si parte". Questo quanto scritto dal primo cittadino nel post con sotto la sua foto, o meglio un selfie, davanti al palazzo della Provincia.

Le prime reazioni a questa candidatura sono state praticamente immediate. Con una nota, Fratelli d'Italia ne ha chiesto le dimissioni da sindaco di Anghiari "Ha tradito gli elettori, faccia un passo indietro".

Mentre, per Chiassai nella giornata di ieri, nella sala rosa di palazzo Cavallo, il centrodestra le ha confermato la fiducia, ribandendo la piena fiducia e sostenendo la linea della continuità.

Polcri dal canto suo aveva già sottolineato "Uno degli obbiettivi che dobbiamo perseguire nell’immediato futuro è quello di tornare a vedere nella Provincia la “Casa dei comuni”, di tutti i comuni, senza distinzione di appartenenza politica. Il ruolo del presidente, in questo contesto, dovrebbe quindi essere oggetto di turnazione, come avviene ad esempio nelle unioni dei comuni, rimanendo al fianco degli enti senza dividerli, interagendo con la Regione per portare avanti gli interessi dei vari territori, che ricordiamocelo, non hanno colore".

Adesso non resta che attendere le urne e manca veramente poco. La data fissata è quella del 18 dicembre.