Al termine di lunghe indagini durate circa un anno, i Carabinieri Forestali della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Arezzo hanno sequestrato 30 autocarri utilizzati quotidianamente per il trasporto di rottami ferrosi e rame, sebbene senza alcuna autorizzazione.
Si trattava di "un vasto giro" di materiali da considerarsi "rifiuti speciali" che, una volta raccolti, "alimentavano in modo del tutto illecito 6 centri di raccolta della Provincia siti in Arezzo, Valdichiana e Vatiberina", hanno specificato i carabinieri.
Una quarantina le persone coinvolte, italiane e straniere, che "avevano messo in piedi un vero e proprio sistema dedito alla gestione illecita di rifiuti speciali con conseguenti profitti illeciti che fuoruscivano dall’alveo di ogni tracciabilità sia ambientale che fiscale".
I responsabili dei centri di raccolta sono stati denunciati mentre ai "conferitori", su disposizione del Gip, sono stati sequestrati in via preventiva i mezzi utilizzati per trasportare i materiali, come detto trenta autocarri in tutto.
Questa operazione contro il traffico illecito di rifiuti è sicuramente fra quelle più vaste e complesse mai condotte dai Carabinieri Forestali della Provincia di Arezzo.