Prosegue la mostra di calcografie e acqueforti “L’anima che non sogna non pecca amar le cose di natura, usando peso, termine e misura” di Raffaello Lucci nella casa natale di Michelangelo, culmine delle celebrazioni michelangiolesche “Nel segno del Buonarroti”.
C’è di più, perché l’artista – apprezzato per il suo astrattismo lirico – ha deciso di donare in maniera permanente le sette opere al Museo Michelangiolesco, arricchendone la proposta.
Si tratta di vere e proprie sculture su carta che accolgono i passi poetici del genio rinascimentale, riprodotti con una tecnica, quella calcografica, di cui Lucci è un maestro riconosciuto.
Le opere rimarranno visibili al piano terra della casa natale, dove il padre Ludovico Buonarroti espletava le sue funzioni di podestà di Caprese e Chiusi.
Fino a sabato 25 marzo 2017 sarà inoltre possibile ammirare, nell’ala dedicata all’arte contemporanea del Museo Michelangiolesco, la personale di pittura e grafica “Kyclos” di Raffaello Lucci, dedicata al ciclo della vita e curata da Giovanni Pichi Graziani.