Cronaca

Arrestati grazie ad un bancomat

I tre nomadi arrestati questa mattina avevano al loro attivo decine di furti e rapine di ogni tipo ma non sono i colpevoli dei furti nelle abitazioni

Incastrati da un bancomat il cui furto era stato denunciato da un anziano biturgense al quale era stato rubato il portafoglio lasciato nell'auto. Nelle ore successive al furto i malviventi avevano effettuato tanti prelievi per un totale di 27770 euro. Era il luglio 2015. Grazie alle telecamere di uno dei bancomat utilizzati per prelevare dal conto dell'anziano signore i carabinieri sono risaliti ai membri della banda nonostante questi avessero tentato di camuffarsi nascondendo il volto. 

Da lì una lunga indagine fatta di pedinamenti e riprese che ha permesso agli inquirenti di avere una lunga lista di reati su cui basare le proprie accuse. 

La banda si spostava anche di 200 chilometri in un giorno fra Sansepolcro, Cortona, Toscana e Umbria e poi Lazio, Viterbo e Roma a bordo di una Clio nera

Il blitz dei carabinieri è avvenuto stamattina si è concluso con l'arresto di tre persone responsabili di reiterati furti tra Toscana, Umbri e Marche. Si tratta di nomadi italiani di etnia “sinti”, residenti nel perugino. Due di loro sono in carcere mentre la donna è agli arresti domiciliari. Dopo l'arresto il gip ha subito convalidato il fermo.  

.