Politica

"La Valtiberina non paghi per le grandi città"

L'appello del consigliere Tonino Giunti, che sottolinea come nella vallata siano sempre state seguite le regole anti Covid

"Perché anche nelle emergenze i piccoli territori sono quelli che subiscono danni senza colpa?"

E' la domanda di Tonino Giunti, consigliere comunale di Forza Italia a Sansepolcro. 

Che continua: "La gente che segue i media nazionali in questi giorni sta sentendo parlare della possibilità di un altro lockdown nazionale. Nelle grandi città e quindi nelle regioni a più alta densità abitativa, è logico, che con tutte le code e i raggruppamenti a cui deve sottostare la gente, si pensi a chi usa i mezzi di trasporto pubblico, forse sono necessarie misure più restrittive per proteggere la popolazione, dal momento che poco è stato fatto sul trasporto pubblico".

Ma lo stesso non può valere per zone come la Valtiberina, dove "sono e sono state rispettate da tutti, quelle che sono le direttive del DPCM, dove per spostarsi a parte gli studenti e pochi pendolari, viene usato il mezzo proprio, non esistono gli assembramenti clamorosi che si vedono nelle grandi città. Anche le nostre ditte, che siano negozi, che siano artigiani, che siano industrie, hanno speso il giusto, per mettersi a norma secondo le linee guida anticovid per proteggere sia i dipendenti che il pubblico, e quindi meritano il giusto riconoscimento per quello che hanno fatto e stanno facendo"

Secondo Giunti, la Valtiberina non doveva avere le limitazioni già decise in sede governativa e non dovrà avere nemmeno la chiusura. "Sarebbe un colpo mortale all'economia e se qualche politico prenderà questa decisione spero non debba pentirsene. Pensi chi ci governa a livello regionale e nazionale a potenziare i servizi sanitari ed ospedalieri e vedrà che se tutto è a posto, non esisterà più lo stato di Emergenza".