La procura ha chiesto il prelievo di un nuovo tampone salivare di Piter Polverini, il 23enne di San Giustino accusato dell'omicidio della donna nella notte tra l'11 e il 12 luglio scorsi.
Il giovane è rinchiuso da un mese nel carcere di Arezzo in attesa dell'esito della perizia tecnica, richiesta anche questa dal pm Maggiore, sul martello, presunta arma del delitto, e sull'auto del padre del ragazzo in cui sarebbe avvenuto il rapporto orale tra Piter e Catia.
Polverini intanto si cela dietro un silenzio che prosegue dal momento del suo arresto. Poche parole dette ai carabinieri con l'indicazione di dove si trovasse il martello usato per l'aggressione e poi più nulla.
Adesso a rompere la calma apparente arriva questa nuova richiesta di un prelievo del dna. La conclusione di questa triste storia potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni.