L’imputato si è presentato stamani nell'aula del tribunale di Arezzo rilasciando dichiarazioni apparse confuse e sconnesse e tentando di spiegare le ragioni che il 5 gennaio lo hanno portato a picchiare selvaggiamente il custode della parrocchia biturgense.
Da qui la decisione del giudice di eseguire un riscontro psichiatrico approfondito sull’uomo che servirà a valutare la sua effettiva pericolosità oltre che le sue reali capacità di intendere e volere.
Per il clochard, su proposta dei carabinieri aretini, è stato emesso il foglio di via obbligatorio dal territorio comunale di Sansepolcro.
Il barbone è un 49enne di origine rumena con un 'curriculum' già costellato di precedenti a cui ora si è aggiunta l'aggressione che ha fatto finire il custode.
Secondo alcune ricostruzioni il barbone era entrato nella chiesa di Sant'Agostino in preda anche ai fumi dell'alcol, e dopo il diniego da parte del custode sulla possibilità di trascorrere la notte dentro l'edificio è scattato come una molla colpendolo più volte al volto e provocandogli la rottura del setto nasale, vari versamenti interni e pure delle lesioni nella parte occipitale del cranio.