L'indagine sull'omicidio di Catia Dell'Omarino sembra ad una svolta decisiva.
La dottoressa Isabella Spinetti, incaricata di eseguire l'accertamento tecnico irripetibile su martello, panno e auto usata dal 24enne di San Giustino quella sera, ha consegnato in Procura ad Arezzo la relazione finale.
I risultati paiono confermare l’ipotesi degli inquirenti su Piter Polverini, il sospetto omicida della 39enne biturgense, uccisa con un martello e abbandonata sul greto del fiume Afra nella notte tra 11 e 12 luglio scorsi
Sono numerose le tracce genetiche ritrovate: sangue sull'impugnatura del martello e in diversi punti dell'auto del padre di Piter a bordo del quale sarebbero avvenuti i fatti. Inoltre, ad inchiodare Polverini ci sarebbero tracce genetiche di materiale organico trovate nel fazzolettino e sotto le dita della mano destra di Catia Dell'Omarino.
E' quindi ipotizzabile che la donna lottò, purtroppo invano, per per respingere l'aggressione.