Politica

Uncem contro le fusioni tra comuni

Le proposte sulle fusioni obbligatorie per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti scatenano il dissenso dell'associazione dei comuni montani

"I provvedimenti regionali e la proposta di legge nazionale che prospettano uno scenario tutto nuovo per i Piccoli Comuni scardinandone l'anima e l'essenza, sono semplicemente assurdi; è inaccettabile che qualcuno imponga ai comuni sotto i 5.000 abitanti di fondersi, noi non ci stiamo e siamo pronti a mobilitarci questa volta in modo netto e chiaro".

E' quanto è emerso da un incontro in videoconferenza dei Sindaci dei piccoli Comuni montani associati ad Uncem Toscana per discutere di quanto sta accadendo sia a livello nazionale che regionale sul futuro dei piccoli Comuni.

"Non siamo contrari alle fusioni - hanno ribadito - ma non siamo d'accordo all'imposizione dall'alto; in un processo di riorganizzazione crediamo che sia essenziale sia la partecipazione dei cittadini sia la peculiarità dei singoli territori e da ciò non si può prescindere. Siamo pronti a mobilitarci per far capire a Regione, Parlamento e Governo l'assurdità di tali decisioni e l'incompatibilità con la politica territoriale che da sempre ha mirato alla tutela e salvaguardia dei territori minori" - hanno concluso. Il Presidente Uncem Oreste Giurlani ha annunciato che nei prossimi giorni saranno decise le iniziative da intraprendere.