Cultura

Il borgo del liuto si riempie di musica

L’evento rappresenta una occasione importante che ha appassionati di grande cultura e che si sposa bene con la sua storia e la sua “aria” medievale

L’appuntamento con la musica nello storico castello di Monterone (Sestino), - ufficialmente denominato “Borgo del Liuto” - è per lunedì, 17 aprile, quando prenderà il via la 15° edizione di “Musica antica a Monterone”. Come sempre l’ organizzazione è di Sigrun Richter e Nico van der Waals.

“Anche quest’anno abbiamo un’ottima partecipazione al Masterclass di liuto – dice l’anima di tutto, che è la docente di musica antica, Sigrun Richter- e un programma che può rispondere a molte esigenze e curiosità. Ben 11 sono i musicisti partecipanti al corso, provenienti da Italia, Svizzera, Inghilterra, Slovacchia e Germania”.

Il 17 aprile, infatti, partono le lezioni di musica su liuto, condotte dalla stessa e, per il canto, da Patrizia Vaccaro. Nello stesso giorno, alle ore 18,00 verrà inaugurata la mostra – curata da Nico van der Waals- “L’arte del liuto-Il liuto nell’arte”, dedicato in particolare alle opere di Evaristo Baschenis (1617-1677).

Una novità è la conferenza di Giorgio Ferraris, che si terrà il 19 aprile, alle 19,00, sul tema : “Baschenis e la prospettiva “baroccadello strumento musicale”.

“Vista la passata esperienza, che ha ampliato l’area degli interessati a queste iniziative, anch’essi provenienti da molte località, il concerto finale verrà tenuto nel piccolo, splendido teatro della Rocca di Sassocorvaro, nelle Marche, in collaborazione con la Proloco di quella località”- conclude la prof.ssa Richter.

Monterone contiene un piccolo museo di liuto e liuterie, che si avvale anche di opere realizzate da Nico van der Waals, e potrà essere visitato durante il periodo delle attività musicali e in più periodi dell’ estate.

Per il piccolo borgo, l’evento rappresenta una occasione importante, messo al centro di un programma particolare, che ha appassionati di grande cultura e che si sposa bene con la sua storia e la sua “aria” medievale. Ma anche con opere d’arte che fanno parte della sua realtà, come un prezioso organo del 1765, di Giovanni Fedeli, uno dei più abili e famosi esponenti della nota dinastia organaria marchigiana del sec. XVIII , e uno splendido quadro rappresentante l’Assunta, in un trionfo di angeli cantanti e strumenti musicali: opera di Donato Mascagni, pittore fiorentino,