Cultura

Il castello di Monterone riempito di note antiche

Antico il borgo, antico lo stile che sprigionano le attività musicali che hanno portato nel 2009 a qualificare Monterone “Castello del Liuto”

E’partito il programma come sempre denso e vario, per il 2016, animato dalla liutista Sigrun Richter e da Nico Van der Waals, esperto costruttore di liuti e liuterie.

Dal 28 marzo al 3 aprile si svolge il “mastercklass” per canto e liuto, con la collaborazione per il canto del soprano Patrizia Vaccari. 

Monterone è diventato, per questo, un appuntamento internazionale e anche quest’anno vi partecipano liutisti italiani, tedeschi, canadesi e di origine giapponese. 

 Il 30 aprile una lezione speciale: storia del liuto e strumenti musicali affini. Monterone, accanto alle attività didattiche - al termine delle quali viene rilasciato un attestato ufficiale – ospita anche una mostra, aperta al pubblico da aprile a ottobre, su: “Il liuto nell’arte. La decorazione a intarsio: i liuti negli studioli di Federico da Montefeltro”.

Quest’anno il programma è stato pensato anche come omaggio a William Shakespearr, nel IV centenario della sua morte, con lezioni di Liuto solo, Lute-Songs, Mmadrigali con Basso continuo. Musiche barocche e rinascimentali sono un po’ l’asse portante di questo appuntamento accademico, che terminerà con un concerto, con 4 cantanti e 5 liuti.

Sigrun Richter ha dato anima, si può dire, ad una atmosfera che si respira dentro questo castello, tra i più belli della zona appenninica e ben conservato, il cui centro storico negli anni Settanta del secolo scorso fu preso a modello dalla regione Toscana per il recupero, appunto, dei centri storici, non più visti come il nucleo fondativo delle città ma anche come risultati organici degli insediamenti nel territorio. 

Nella sua chiesa parrocchiale quadri del Seicento raffigurano cetre in concerti angelici e uno splendido organo dei Fratelli Fedeli di Camerino, è lì a testimoniare una lunga sensibilità per la musica.