Cronaca

Il paese piange il suo ex sindaco

E’ scomparso alla venerabile età di 103 anni, Adolfo Zazzi, uno dei primi sindaci del dopoguerra

Tra i primi sindaci di Sestino del secondo dopoguerra, Adolfo Zazzi è deceduto, sabato 16 aprile, a Firenze, dove risiedeva, alla bella età di 103 anni. Era nato nella frazione di Casale il 19 aprile 1913 e lo scorso 19 aprile è tornato nella sua campagna, nel piccolo cimitero frazionale, accompagnato dalla moglie, sig,.ra Margherita, dalle tre figlie e da numerosi parenti.

Zazzi era stato eletto nelle liste della DC, che aveva trionfato nelle prime elezioni libere del 1946- primo comune in Toscana a maggioranza democristiana- quando sindaco era stato proclamato Angiolo Berni. Berni si dimetteva dopo due anni, perché nominato agente responsabile della locale agenzia della Cassa di Risparmio di Firenze e pertanto erano incompatibili le due funzioni. Nel consiglio comunale del 17 ottobre 1948, Adolfo Zazzi veniva eletto sindaco a stragrande maggioranza e restava in carica fino al settembre 1949, quando si dimetteva per motivi famigliari, emigrando a Firenze.

Erano tempi particolarmente duri, soprattutto in un paese, come Sestino, straziato dalla Linea Gotica, con distruzioni ovunque, le case e le stalle svuotate dalle quotidiane requisizioni. Ma nonostante ciò la popolazione aveva ospitato oltre 400 immigrati fuggiti dalle città e anche ebrei, con evidente disprezzo del pericolo che ciò rappresentava. Anche con l’ausilio dell’allora “giovane professorino” Amintore Fanfani, partì un grande programma di lavori avviato da Angiolo Berni e continuato da Adolfo Zazzi. Basti ricordare- per il periodo Zazzi – progetti di lavori per tutte le frazioni anche “ a sollievo della disoccupazione”, ricostruzione di strade e ponti nel capoluogo, per le frazioni di Casale e Martigliano, acquedotti frazionali, scuola di Presciano e l’avvio di lotti di case popolari per i numerosi senzatetto, l’istituzione di mercati settimanali anche nella popolosa frazione di Palazzi-Ponte Presale.

Abile artigiano, con la passione dei lavori in pietra, Zazzi ogni anno tornava nella sua casa in campagna fino a circa un anno fa e non mancava mai di interessarsi del paese, di attività da svolgere, salendo ancora le scale del comune.
La figura di Adolfo Zazzi sarà ricordata nel consiglio comunale di sabato 23 aprile.