Affiliati all'ARMIG, Associazione Ristoratori Italiani in Germania, hanno deciso di esplorare il nostro territorio per avviare una fase di progettazione avente lo scopo di creare collegamenti diretti tra i produttori locali della Valtiberina e i ristoratori tedeschi.
Chianina, prodotti del sottobosco e tartufo hanno catalizzato i visitatori che, dopo un primo approccio presso le aziende di Sansepolcro, si sono inerpicati persino sui tornanti dei comuni di Sestino e Badia Tedalda per “saggiare”, e assaggiare, le produzioni agroalimentari locali. “Un'occasione importante, alla quale ne seguiranno altre”, spiegano gli imprenditori, “in quanto siamo convinti della unicità di questa valle dalle enormi potenzialità di mercato all'estero. In Germania, ad esempio, la Chianina è poco o nulla conosciuta”.
Valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, creazione di reti e contatti, proiezione su mercati ad oggi inaccessibili, un'idea progettuale, peraltro già transitata sui tavoli di lavoro delle Aree Interne presso le Unioni dei comuni della Valtiberina e del Casentino, conferma il Sindaco Marco Renzi, all'interno di un'azione volta a valorizzare il nostro territorio tramite la creazione di marchi di origine, consorzi e piattaforme commerciali innovative, in grado di certificare la qualità ed entrare in contatto con mercati esteri.
Dalla Valtiberina alla Germania, dalla Germania alla Valtiberina, dunque, a caccia di prodotti di qualità. E non poteva mancare il tartufo, con una incursione nel “laboratorio en plain air” di Pino Crestini, noto addestratore di cani e punto di riferimento per tutta la zona. Un territorio, dall'Alpe della Luna al Sasso di Simone, considerato di eccellenza relativamente al prezioso Tuber magnatum Pico, tartufo bianco pregiato, che qui secondo gli esperti trova tra i migliori terreni di produzione.