Lavoro

Dubbi sul protocollo d'intesa sul rischio sismico

Il Consiglio Direttivo della Consulta Interprofessionale della Valtiberina esprime perplessità sul Protocollo d'Intesa "Io vivo sicuro in Valtiberina"

Il Consiglio Direttivo della Consulta Interprofessionale della Valtiberina Toscana esprime le proprie perplessità e le proprie preoccupazioni su quanto è stato sottoscritto dalle amministrazioni comunali e da alcune associazioni di categoria, unitamente ad alcuni istituti di credito operanti localmente, con il Protocollo d'Intesa "Io vivo sicuro in Valtiberina", riguardante la formazione di bandi di agevolazione per la messa in sicurezza sismica di edifici privati. 

"Emerge con evidenza che dietro questo progetto esiste da tempo un'ampia concertazione, che vede direttamente coinvolte le "associazioni di categoria" insieme con le "amministrazioni comunali" e gli istituti di credito. A nostro parere il fatto grave è quello di aver messo sullo stesso piano le "associazioni di categoria" senza consentire di individuare i ruoli e le responsabilità dirette ed indirette di tutti i soggetti chiamati in causa, equiparando i commercianti agli ingegneri, i costruttori agli architetti, i falegnami ai geometri e le ditte di movimento terra ai geologi, dimenticando però che sussistono già normative a livello nazionale strutturate per attuare questo fine" scrive in una lunga nota il Consiglio Direttivo a proposito del Protocollo.

"E' nostra convinzione che, anche a fronte delle nostre proposte in sede di redazione del R.U. di Sansepolcro nelle quali indicavamo il ruolo preciso ed incisivo dell'Ente (Comune) nell'incentivare con forza vari interventi di miglioramento sismico, con la firma del Protocollo il Comune abbia "appaltato" in maniera inaudita ad una Associazione privata questo importante ruolo, escludendo di fatto altri soggetti attivi a livello generale (Ordini e Collegi professionali) ed altri a livello locale, come la Consulta Interprofessionale della Valtiberina Toscana."