Attualità

Anghiari celebra e ricorda don Nilo Conti

Nella giornata di oggi ricorrono 50 anni dalla morte di un uomo e un sacerdote che ha lasciato un segno indelebile nella storia del paese

Oggi, 5 maggio, sono cinquant’anni dalla morte di don Nilo Conti, proposto di Anghiari fra il 1935 e il 1973. Un uomo e un sacerdote che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di questo paese. Prima e durante l’ultimo conflitto bellico per episodi di cui è stato coraggioso protagonista, a partire dalla protezione di famiglie ebree. E fino ai giorni nostri per le sue “invenzioni” di cui la comunità anghiarese può godere ancora oggi: l’Istituto d’Arte, il Carnevale della Gioventù e l’Oratorio (ritrovo dei giovani, oltre che pubblicazione puntualmente distribuita in tutte le famiglie).

La sua è stata una figura interdisciplinare di prete, educatore e intellettuale (sullo sfondo del Concilio Vaticano II): propiziatore della Corale parrocchiale, nonché valorizzatore delle opere d’arte e architettoniche del territorio. Fino alla donazione allo stato del Museo Taglieschi (da lui concepito) insieme a gran parte delle opere che espone.

Un visionario che ha trasceso la propria figura di pastore oltre che la sua stessa esistenza, in pro di tutti gli anghiaresi e non solo.

In sua memoria mercoledì 3 maggio il card. Gualtiero Bassetti ha celebrato una messa in Propositura è alle 18 è stata inaugurata nella chiesa di Sant’Agostino (insieme al sindaco Alessandro Polcri e al proposto Alessandro Bivignani) la mostra di otto opere realizzate da artisti locali e ispirate a don Nilo.

Allo stesso modo oggi, venerdì 5 maggio, nella chiesa della Propositura (alle ore 17) sarà presentata una pubblicazione su di lui, cui seguirà una messa celebrata dal vescovo Marco Salvi; e successivamente la cerimonia di intitolazione dei locali dell’Oratorio allo stesso Don Nilo Conti che lo fondò.