Attualità

Da UBI una boccata di ossigeno per il Non Profit

Nel post emergenza sanitaria, la banca prevede alcune linee di finanziamento per gli enti del Terzo Settore

Un'iniziativa di sostegno finanziario rivolta a tutti gli Enti del Terzo Settore. La promuove "UBI Comunità", la divisione strategica di UBI Banca rivolta al mondo del non profit laico e religioso, insieme a Cooperfidi Italia.

L'emergenza sanitaria sta avendo un impatto importante sulle organizzazioni NON Profit: spesso gestiscono attività commerciali assimilabili a quelle in forma d'impresa (a titolo esemplificativo asili, scuole paritarie, servizi sanitari, attività socio-assistenziali, etc.) . 

Queste si sono trovate a fronteggiare urgenti impegni finanziari, anche se in assenza o con la riduzione di entrate correnti. Spesso hanno la necessità di sostenere importanti investimenti di adeguamento infrastrutturale e organizzativo per rispettare le norme di sicurezza e distanziamento sociale.

In base all'accordo con Cooperfidi Italia, UBI Banca mette a disposizione di queste realtà le seguenti misure, che avranno validità fino al 31 dicembre 2020:

“Queste misure sono parte di “Rilancio Italia”, un programma integrato di iniziative del valore fino a 10 miliardi in cui UBI Banca è impegnata a favore di tutti i segmenti di clientela del Gruppo, con l’obiettivo di sostenerne il momento di difficoltà presente e la ripresa nei prossimi mesi - ha dichiarato Guido Cisternino, responsabile Terzo Settore ed Economia Civile di UBI Banca - Tra i destinatari di tali misure non poteva mancare il Terzo Settore, comparto a cui UBI Banca dedica da sempre specifica attenzione attraverso la propria divisione strategica UBI Comunità, riconoscendo al Terzo Settore un ruolo determinante in termini di tenuta e coesione sociale, nonché di promotore dello sviluppo economico del Paese”.