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Riaperture, la protesta dei negozianti va online

Domani mattina la videoconferenza su "Zoom" organizzata da Confesercenti. I commercianti chiedono dei riprendere le attività il 4 di maggio

Direttore Checcaglini e il presiedente Landini di Confersercenti

Domani alle ore 11 i negozianti faranno sentire la loro voce chiedendo attraverso una video protesta di poter riaprire i loro negozi fin dal 4 maggio. La Confesercenti ha organizzato per sabato 2 maggio alle ore 11 la video protesta per esprimere la contrarietà della categoria al Dpcm del 26 aprile con l'auspicio di far tornare a vivere il mondo del commercio, dei servizi, dei pubblici esercizi. La video protesta è stata convocata attraverso la piattaforma zoom da dove partiranno le richieste all’indirizzo del premier Giuseppe Conte. 

“Il decreto - sottolinea Checcaglini - con la proroga delle chiusure, azzera gli incassi, senza individuare misure di sostegno con provvedimenti capaci di destinare risorse alle aziende che dopo 60 giorni di paralisi hanno ricevuto solo in alcuni casi 600 euro: un unico reddito, in ben due mesi, che non risolve la situazione di difficoltà. Per di più non c’è certezza se i 25mila euro, che sono comunque un debito, arriveranno. Quindi quanto fatto ad oggi non è sufficiente".

Confesercenti spiega che la video protesta è stata convocata perché i commercianti non sono stati considerati da Conte che ha valutato i negozi dei luoghi a rischio più delle fabbriche. “Non è così - incalza  il presidente Landini - tutt’altro. È più difficile mantenere le distanze anticontagio tra i lavoratori in una fabbrica piuttosto che tra cliente e commerciante in un negozio”. Ed è per questo che sarà lanciato l’appello chiaro e inconfondibile.
“I commercianti vogliono riaprire il 4 maggio. Alle istituzioni diciamo che la misura è colma e che non è possibile andare avanti così. Se non saranno riaperti i negozi il 4 maggio, molti chiuderanno per sempre. È questo il sentimento diffuso e preoccupante che vogliamo far arrivare a Roma. Ci auspichiamo che la protesta abbia come megafono i mezzi di comunicazione, le tv, i giornali, le radio, i siti web e i social. Si può ancora cambiare. C’è tempo per decretare l’apertura del 4 maggio anche per i negozi, i bar e i ristoranti”.