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'La rosa del mio giardino' in scena a Sansepolcro

Lo spettacolo fa rivivere l'epistolario intercorso tra Salvador Dalì e Federico Garcia Lorca dopo il periodo della Residencia de Estudiantes di Madrid

Sabato 28 agosto alle 21,15, all'Anfiteatro di Campaccio, andrà in scena lo spettacolo prodotto da Nuovo Teatro Sanità che racconta l’intensa amicizia tra due grandi icone dell’arte e della letteratura mondiali: Federico García Lorca e Salvador Dalí. 'La rosa del mio giardino' di Claudio Finelli, per la regia di Mario Gelardi e interpretato da Simone Borrelli e Alessandro Palladino.

La storia. È il 1923. Alla Residencia de Estudiantes, famoso collegio a Madrid che ospitava rampolli dell’alta borghesia spagnola, arriva un giovane impacciato, con l’aria un pò trasognata e l’aspetto singolare. Ha diciotto anni e fa il pittore. Il suo nome è Salvador Dalí. Il giovane attira subito l’attenzione di un poeta poco più̀ grande di lui e molto in vista alla Residencia: Federico Garcia Lorca. Tra i due nasce subito un’amicizia fatta soprattutto di intesa intellettuale. Sono spiriti affini che vedono il mondo con gli stessi occhi.

È difficile dare un nome al tipo di rapporto che univa i due artisti. Di fatto, non si hanno prove di una vera e propria relazione romantica tra loro. Lorca scrisse la celebre Ode a Salvador Dalí, dove è ben chiaro l’affetto che provava per l’amico e l’ammirazione per il suo genio artistico. Lo definisce appunto, 'rosa del giardino'. Lasciata la scuola inizia tra i due un epistolario durato fino alla fucilazione del poeta. Della fitta corrispondenza tra loro sono sopravvissute quaranta lettere scritte dal pittore a Lorca, mentre sono rimaste solo sette lettere di Lorca a Dalì.

Mario Gelardi e Claudio Finelli, partendo dalle lettere ritrovate di Salvador a Federico, hanno immaginato le lettere in risposta del poeta all’amico pittore. Poesia, pittura, amicizia, sentimenti che sfiorano l’amore, in un rincorrersi di parole e disegni. Nove anni di lettere reali e immaginarie. “Abbiamo voluto lasciare inalterata la separazione (anche fisica) tra i due artisti - spiega il regista Mario Gelardi – mai diventato vero amore così come agognato da Lorca. Le lettere di Dalì, inviate all’amico, ci raccontano di un rapporto cinico che si scontrava con una disperata ricerca d’amore”.

Lo spettacolo è in programma alle 21,15 di sabato 28 agosto all'Anfiteatro di Campaccio, ma in caso di pioggia sarà spostato all’Auditorium Santa Chiara di Sansepolcro. Il costo previsto è di 10 euro per il biglietto intero, 7 euro per gli under 25, 6 euro il ridotto CRAAL e 5 euro per bambini fino a 6 anni e operatori del mondo dello spettacolo. Per prenotare, basta chiamare o inviare un messaggio whatsapp al 3791253567.