Attualità

Lo Spino in stile vintage

Sarà in perfetto stile “vintage” la 7ª Cronoscalata Storica e 44ª edizione dello Spino, con sfilate e autostoriche

Intanto, assieme alla validità quale terza prova del Campionato Italiano Velocità Auto Storiche (CIVSA) c’è anche quella di tappa del trofeo riservato alle Abarth Classiche, cioè a tutte quelle vetture “certificate” e quindi riconosciute tali dalla celebre casa automobilistica torinese, che ha nello scorpione il suo inconfondibile simbolo. 

Poter contare su una nutrita rappresentanza di Abarth significa aggiungere un tocco di ulteriore qualità alla gara, che vuole distinguersi come momento centrale di due giornate ricche di eventi legati al revival. LaPro-Spino Team ha elaborato in tal senso una sorta di “antipasto” speciale: tornerà intanto il “Riccio Drift Show” in apertura di ogni manche di prova e di gara, che riserverà le immancabili derapate a ciclo continuo e tali da non far stare dritta l’auto nemmeno per un metro; poi sarà la volta della parata di apertura dal titolo “Un giorno allo Spino”, una sfilata non agonistica per vetture di interesse sportivo o storico, di serie oppure da competizione. Il compito di fungere da apripista spetta agli splendidi modelli d’alta collezione della scuderia “Clemente Biondetti” di Firenze, grande protagonista della velocità in salita negli anni ’60 e ’70, ma un’impronta altrettanto originale sarà quella conferita dai ciclisti dell’associazione “L’Intrepida” e dal motoclub “Il Ferraccio” di Anghiari, che affronteranno lo Spino con le due ruote a pedale; bici e abbigliamento sono rigorosamente d’epoca. Sarà insomma uno spaccato della grande manifestazione cicloturistica di ottobre, che porta sulle strade della Valtiberina oltre 600 partecipanti. 

E nell’ambito delle iniziative collaterali, si segnalano sia il concorso fotografico “Lo Spino 2016”, che vedrà premiato l’autore della foto ritenuta più bella e significativa della manifestazione; sia la degustazione di piatti a base di fungo prugnolo per le vie centro storico del paese, quasi come se si trattasse di una ideale appendice della sagra tenutasi la domenica precedente.