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Il 73° anniversario dell’Insurrezione biturgense

Domenica 19 marzo si celebra l'importante evento. Il programma completo delle celebrazioni a cura del Comune e A.N.P.I. Sansepolcro

immagine di repertorio

Dal 1944, il 19 marzo rappresenta una data di assoluta importanza per la comunità di Sansepolcro: fu in quel giorno, infatti, che i biturgensi insorsero spontaneamente contro il regime fascista. A scatenare la sommossa fu l’ennesima restrizione imposta alla cittadinanza. Sullo spazio affissioni di Via Matteotti, al tempo Via Roma, venne appeso un manifesto in cui si anticipava il coprifuoco alle ore 18:00 a seguito dell'aggressione subita la sera precedente dal camerata Ettore Cirignoni. La misura suscitò forti malcontenti: all'ora stabilita per l'inizio del provvedimento, il centro cittadino divenne scenario di una rabbiosa protesta popolare che favorì l’ingresso in città dei partigiani e l’avvento della Resistenza.

Domenica 19 marzo 2017 il Comune di Sansepolcro e la locale sezione A.N.P.I celebreranno il 73° anniversario dalla liberazione della città dal nazifascismo. “

Le commemorazioni si articoleranno in due diverse date. La prima è per l’appunto quella di domenica 19 marzo: le celebrazioni prenderanno il via dalle ore 11:00 con la tradizionale deposizione della corona in Via XIX Marzo; il pomeriggio, alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale, si terrà invece la presentazione della pubblicazione “La battaglia di Villa Santinelli” di Alvaro Tacchini.

La seconda giornata di commemorazioni è prevista invece per lunedì 27 marzo, altra data storica per la Resistenza in Valtiberina. Alle ore 9:30, ci sarà la deposizione di una corona al Sacrario dei Partigiani presso il cimitero di Sansepolcro alla presenza delle istituzioni delle Associazioni e del gonfalone comunale. Alle 10:00 le celebrazioni si trasferiranno a sud di Città di Castello presso Villa Santinelli, luogo dove sarà commemorato l’eccidio avvenuto proprio il 27 Marzo del '44 nel quale persero la vita nove giovani partigiani guidati da Eduino Francini, torturato e fucilato a neppure diciotto anni.