Lo sciopero, indetto unitariamento dalle segreterie regionali Fai-Flai-Uila, interessa 500 operai forestali in Toscana e ovviamente anche quelli dell'Unione dei Comuni Montani della Valtiberina.
Obiettivi della mbilitazione sono la resa operativa il tavolo sul futuro della forestazione a suo tempo annunciato, ma poi ridotto a una mera ricerca di risorse economiche improvvisate e poco credibili, la rihiesta di restituzione del ruolo di presidio territoriale ai lavoratori e certezza del regolare pagamento degli stipendi ed infine il prespingimento del "ricatto" (così definito dai sindacati) occupazionale delle Unioni dei comuni.
La regione è proprietaria del demanio forestale e secondo i lavoratori è responsabile dei risultati delle unioni dei comuni alle quali ha delegato la gestione del settore. "Qual è la sua strategia? Intendono gli amministratori regionali attuare un po' delle parole spese in campagna elettorale e nei convegni?", chiedono i lavoratori.