Attualità

Poste, esuberi e tagli ai servizi in montagna

Protesta dei rappresentanti dei lavoratori di Poste Italiane delle sigle sindacali Cgil e Uil, ma anche dei sindaci del territorio

Bocciata dal Tar la possibilità di chiudere gli uffici postali nelle piccole zone di montagna Poste Italiane ha deciso di ridurre le consegne nelle case di cittadini. 

Una scelta che riguarda 26 comuni della provincia di Arezzo e quasi tutti i comuni della Valtiberina. 

La consegna sarà effettuata a giorni alterni e questo permetterà alla società un copioso risparmio. In provincia di Arezzo gli esuberi sono sessantuno. Il dieci per cento del personale attualmente impiegato come consegna lettere.

“Non si tratta solo di una questione occupazionale – sottolinea Salvatore D’Amico della Slc Cgil – ma anche di un problema di qualità del servizio. Capiamo le necessità di razionalizzare ma non è certo in questo modo che si migliora un’azienda e il lavoro svolto”.

Molti sindaci sono già sulle barricate. Tra questi Marco Renzi, sindaco di Sestino, presente alla manifestazione dei sindacati che si è tenuta venerdì e il primo cittadino di Badia Tedalda Alberto Santucci.