Attualità

Paese in festa per don Pio Gabiccini

Il 3 luglio correva il cinquantesimo di sacerdozio di don Pio Gabiccini, ordinato sacerdote il 3 luglio 1966 a Carpegna di Romagna

Con un caloroso abbraccio, una “famiglia” festosa si è raccolta attorno al parroco di tante chiese locali, attorniato anche dal vicario generale don Giovacchino Dallara, da un sacerdote conterraneo, don Franco Alessandrini e dall’attuale arciprete di Sestino, don Leonardo Mancioppi. Ma sono state soprattutto le genti delle 11 chiese che don Pio ha officiato a tripudiare, ringraziando e ricordando in vari modi e momenti la lunga attività del sacerdote, salutato in chiesa anche dal sindaco di Sestino, Marco Renzi.

Don Pio, infatti, dopo oltre un anno di attività a Pieve S. Stefano e a una più lunga esperienza di insegnamento religioso presso l’Istituto di Silvicultura “A.M.Camaiti-A.Fanfani” di Pieve S. Stefano, veniva nominato parroco della allora parrocchia di S.Barbara a Presciano di Sestino. In quegli anni Sessanta del Novecento le parrocchie erano numerose e popolate, ma in breve tempo scomparivano popolazioni, parrocchie e sacerdoti, così don Pio diventava arciprete della antica pieve di S. Pancrazio di Sestino, svolgendo il suo ministero pastorale in ben 11 ex-parrocchie, dalle montane Martigliano e Casale, alle lontane Mirardella, Dese, poi Lucemburgo, S. Andrea, S.Donato, Monterone.

Durante il servizio di don Pio, sono stati realizzati vari intervento a difesa di chiese e arte sacra: tra i più rilevanti l’istituzione del “Centro di Documentazione dell’Arte figurativa dell’Antico Piviere di Sestino” negli ambienti della parrocchia al Castello di S.Donato; il consolidamento e restauro della parrocchiale di S.Maria del castello di Monterone, gli scavi archeologici nell’area contigua alla Pieve, interessata dai reperti della curia augustea del Municipium romano, da un’area cimiteriale medievale e da una struttura circolare quale primigenia chiesa battesimale.