L'Anac (l'Autorità anticorruzione) ha valutato ad oggi 181 istanze di accesso al Fondo di solidarietà istituito per risarcire i correntisti che avevano sottoscritto le obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti e che quindi avevano perso i loro risparmi con il decreto salvabanche del governo Renzi. Si tratta del 10 per cento delle domande presentate: 144 sono state accolte, 27 respinte e 10 sono state dichiarate inammissibili.
Complessivamente i ristori ammontano a 3 milioni e 765mila euro.
"Per comprendere la rapidità dei tempi di giudizio - ha sottolineato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone - considerate che ogni arbitrato è assimilabile a un processo e richiede pertanto non solo un contraddittorio fra le parti ma anche la redazione di quella che è di fatto una sentenza, in cui vengono affrontate questioni di diritto particolarmente complesse".
Per quanto riguarda Banca Etruria, le domande esaminate sono state 87 e di queste ne sono state accolte 69, per un totale di due milioni di euro ri ristori. La somma più bassa riconosciuta a un correntista è tremila euro, quella più alta arriva 250mila.