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Per prevenire il rischio sismico 1,7 milioni

Si tratta del venti per cento della somma che finanzierà un bando da 8,85 milioni complessivi per interventi strutturali di rafforzamento locale

Sono pari a circa 1,7 milioni di euro le risorse che il Documento Operativo di Prevenzione Sismica (DOPS), approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, destina specificamente ai Comuni della Valtiberina per interventi sugli edifici privati. Si tratta del venti per cento della somma che finanzierà un bando da 8,85 milioni complessivi per interventi strutturali di rafforzamento/riparazione locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione.

In particolare, tale attività è finalizzata alla zona sismica 2 – quella in cui rientra la Valtiberina – e gli edifici oggetto di finanziamento sono quelli destinati ad uso residenziale o a sede di attività commerciale, artigianale e produttiva. L'istruttoria per questo nuovo bando e il successivo avvio dell'attività di programmazione sarà conclusa entro il 2017, dopodiché potranno partire i bandi emessi dai vari Comuni.

I Comuni della Valle potranno anche avvalersi di un altro bando, da oltre 12,4 milioni euro, destinato agli interventi di prevenzione sismica sugli edifici pubblici strategici e rilevanti, sempre con priorità per la zona sismica 2. Si tratta, nello specifico, di interventi strutturali di adeguamento e miglioramento sismico i cui finanziamenti saranno attivati già a partire dal 2017

“Nella Valtiberina – commenta l'assessore Vincenzo Ceccarelli – la prevenzione del rischio sismico è tema centrale e costituisce una fondamentale opera pubblica. E' una realtà che viene riconosciuta nel Documento di programmazione e questi bandi rappresentano perciò una opportunità per il territorio”.

In totale, per tutta la Toscana, sono 26 milioni e 570mila gli euro - da programmare dal 2017 al 2020 attraverso il DOPS - messi a disposizione dalla Regione per difendere cittadini e territorio dai terremoti, agendo sulla prevenzione con interventi di messa in sicurezza degli edifici a più altro rischio, con priorità per la zona sismica 2 (a medio-alta sismicità) come quella della Valtiberina.