Attualità

Tutti contro l'aumento dell'acqua

Confartigianato, CNA, Associazione industriali, Confapi e Confesercenti scendono in campo con una lettera aperta ai sindaci della provincia

Le associazioni di categoria scendono in campo contro il rischio di un aumento del costo dell'acqua che "potrebbe rivelarsi davvero insostenibile per le imprese e la famiglie".

Tutto parte dal fatto che l'incremento del costo dell'acqua previsto nei 4 anni che vanno da oggi fino al 2019, arriva a circa il 26% circa: il 6,5% ogni anno fino al 2019. "Un'enormità - scrivono i rappresentanti delle imprese aretine – se solo si considera che in tante città del nord, del centro e del sud d'Italia il costo è molto inferiore e in molti casi non raggiunge nemmeno la metà di quanto un'impresa paga oggi nella provincia di Arezzo".

La lettera, dopo aver ripercorso il cammino che ha portato a questa ipotesi di aumento, afferma esplicitamente "che la decisione assunta recentemente rafforza l'opinione già diffusa che il sistema che gestisce il servizio idrico e quello che lo regola non considera nelle decisioni il difficile contesto economico in cui operano imprese e famiglie, dal momento che attua incrementi tariffari fuori dal mercato che si giustificano solo con il regime di monopolio che grava sul servizio".

Per cui le associazioni firmatarie "chiedono che la decisione di aumentare le tariffe sia cambiata nella riunione dell'Ambito Regionale, incontro programmato il prossimo 22 luglio e di cui fanno parte molti sindaci della nostra provincia: il modo migliore per dimostrare attenzione alle ragioni delle imprese e delle famiglie in momenti di difficoltà".