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Attualità mercoledì 16 settembre 2020 ore 16:24

Caos assegnazione cattedre, irrompe la polizia

Docenti furibondi per le procedure seguite dall'ufficio scolastico. "Sono fuori legge"



AREZZO — Al Praticino di Arezzo, oggi alle 14,13 la polizia è entrata nell’edificio dove erano in corso le assegnazioni delle cattedre, dopo essere stata chiamata da una delle insegnanti convocate.

Insegnanti furiose perché, come hanno raccontato, “le assegnazioni non hanno seguito quanto previsto dalla legge”.

In pratica, secondo la normativa nazionale chi viene convocato può decidere di non accettare un incarico, per esempio nella scuola primaria, ma rimane comunque nelle altre graduatorie, per esempio “sostegno” oppure “infanzia”.

Invece stamani si sarebbe verificato altro. “Al momento che un insegnante rifiutava un’assegnazione, finiva in fondo anche alle altre graduatorie. Una cosa fuori legge, che non sta né in cielo né in terra” spiegano alcune docenti.

E infatti qualcuno ha deciso di alzare la voce ed è stata allertata la polizia.

Ad ora, non è chiaro il futuro di quelle nomine: se gli insegnanti potranno scegliere senza rischiare di andare in fondo alle graduatorie, oppure se dovranno buttare giù un boccone amaro e scegliere, seppur controvoglia, l’incarico previsto.

“Ognuna di noi ha le proprie esigenze e soprattutto dei percorsi già iniziati – concludono le insegnanti – Per esempio una docente questa mattina aveva intenzione di rifiutare il posto “comune” perché voleva continuare il sostegno che ha portato avanti in questi anni con un bambino. Ma se dice No a quel posto, non avrà più nemmeno la possibilità di fare il sostegno. Se vengono fatte valere regole che sono “fuori legge”, come accaduto oggi, sarà il delirio”.

Le docenti fanno anche notare che molti insegnanti, con la legge 104 o la 68, sono stati fatti attendere per ore sotto il sole e senza un posto dove sedersi.

Simona Buracci
© Riproduzione riservata


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