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Attualità mercoledì 07 ottobre 2020 ore 10:25

Escalation Covid, D'Urso spinge sulla prevenzione

Antonio D'Urso, direttore generale Asl Tse

Il direttore generale della Asl Toscana Sud Est traccia il quadro della situazione. Attenzione massima su scuole e tracciamento dei contagi



AREZZO — Situazione abbastanza sotto controllo, numero dei casi in progressivo aumento e attenzione particolare al mondo scolastico.

Questo il quadro tracciato dal direttore generale della Asl Toscana Sud Est, Antonio D'Urso, in merito diffusione del Coronavirus nell'Aretino. 

"I casi scolastici generano un numero elevato di quarantene. Anche perché, quando si verificano, determinano l'isolamento dell'intera classe frequentata dal contagiato" ha precisato il dirigente sanitario.

Quotidianamente vengono effettuati 2600-2700 tamponi. Un numero estremamente importante se consideriamo che, nei periodi di picco dell'epidemia, se ne effettuavano circa 1500. "Resta determinante fare il tracciamento - ribadisce il vertice della sanità della Toscana del Sud. Quindi, individuare prima possibile i contatti della persone che risulta positiva".

La riapertura delle scuole, è sotto agli occhi di tutti, ha coinciso con una crescita sensibile del contagio. Lo testimoniano anche i casi di oggi: ben 54 tra la città e le vallate. Il numero più alto mai registrato. Di questi 25 riguardano studenti e due insegnanti.

"Era prevedibile - commenta ancora D'Urso. Gli istituti scolastici stanno garantendo il rispetto delle normative con l'utilizzo di mascherine e igienizzanti, o la separazione delle classi o dei ragazzi che si trovano, comunque, all'interno della stessa aula. Non sono casi che sono verificati dentro alle scuole, ma sono segnalati su studenti e, quindi, la prevenzione ci impone di mettere in isolamento tutti i compagni e i docenti".

Il San Donato, ospedale Covid insieme a quello di Grosseto durante i momenti più difficili dell'emergenza, ha al momento dei pazienti positivi ricoverati nel reparto di Malattie Infettive ed il numero di quelli in Rianimazione è sotto a cinque. "Assistiamo, in questo momento, a un abbassamento dell'età media rispetto a quella che registravamo nel picco dell'epidemia Covid. Molti contagiati sono asintomatici o limitatamente sintomatici. Il numero dei ricoverati è complessivamente più basso rispetto a quanto avvenuto nel passato" illustra ulteriormente D'Urso.

Poche e semplici le regole da seguire, ma fondamentali e indispensabili. E' sempre bene ribadirlo. Uso attento delle mascherine, igienizzazione costante delle mani e distanziamento. Tutto ciò può evitare la diffusione del virus. 

Ed in merito ad una seconda ondata? "Dal punto di vista del rischio epidemiologico, in alcuni contesti, abbiamo dati relativi al numero dei casi che sono già sovrapponibili a quelli della prima ondata. Non credo che possa esserci un lockdown economico, anche perchè mentre prima non utilizzavamo dispositivi di protezione individuale adesso vengono usati e servono proprio a rallentare la diffusione del contagio".

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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