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Cronaca venerdì 10 ottobre 2014 ore 11:20

Guerrina Piscaglia, teste smentisce il marito

Foto di Remo Croci

Ancora senza esito le ricerche della donna, oltre sessanta le persone impegnate. Raffica di interrogatori dei pm che si occupano del caso



BADIA TEDALDA — Il venditore ambulante marocchino non sarebbe mai stato in visita ai vicini di casa di Guerrina. 

A sostenere che la visita aveva avuto luogo era stato appunto il marito della donna scomparsa, Mirko Alessandrini, che aveva dichiarato di aver bevuto una cosa al bar del paese con sua moglie, Padre Gratien, al momento unico indagato dell'inchiesta e il venditore marocchino che era uscito dalla casa dei vicini. 

Una secca smentita è arrivata proprio dai vicini ascoltati dai pubblici ministeri  Ersilia Spena e Marco Dioni che si stanno occupando del caso. 

I magistrati hanno sentito anche una delle sorelle di Guerrina che ha riferito come, poco prima della sparizione la donna avesse detto alla sorella di avere un appuntamento con un assistente sociale. In quell'occasione era rimasta irreperibile per due ore. Successivamente alla scomparsa la sorella ha controllato la veridicità dell'incontro tra Guerrina e l'assistente sociale senza trovarne traccia.  Ascoltati anche un 70enne, amico del suocero e i cognati di Guerrina. A tutt'oggi, come ha confermato il sostituto procuratore Marco Dioni, l'ultima traccia certa di Guerrina Piscaglia è la telefonata che la stessa fece a Padre Gratien alle 13:45 del primo maggio e la quasi certezza che a quell'ora, come confermato dalla suocera, la donna era sulla strada per la canonica. 

Sono attesi per inizio settimana i risultati del lavoro dei Ris di Roma che escludono quasi certamente la presenza di tracce ematiche umane nella canonica di Ca Raffaello in uso a Padre Gratien Alabi, attualmente unico indagato per sequestro di persona nell'ambito delle indagini condotte dalla procura aretina.


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