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Imprese & Professioni sabato 21 settembre 2019 ore 11:35

Grandi festeggiamenti per i 40 anni dall’impresa del Sansepolcro

Quattro decadi da un’epopea irripetibile, la scalata al calcio professionistico, la conquista dell’agognata serie C2: il momento più alto del calcio a Sansepolcro



SAN SEPOLCRO — Un anniversario da festeggiare in maniera adeguata con i protagonisti di quella cavalcata accolti nel massimo luogo deputato alla cittadinanza, il Municipio, per il giusto tributo da istituzioni, tifosi e cittadini.

I mitici eroi - Giovedì 12 settembre Palazzo delle Laudi, il Municipio di Sansepolcro, ha ospitato i “Mitici”, protagonisti del campionato di serie D della stagione 1978/79. Il sindaco, Mauro Cornioli, e la Giunta comunale al gran completo hanno accolto gli eroi di quarant’anni fa. Guidati dal dirigente, Guazzolini, sono arrivati a Sansepolcro diversi membri di quel team: Berghi, Becci, Mearini, Ciolfi, Giulianini, Tricca. E ancora: Chiasserini, Tellini, Facchin, Barculli, Bonfante, Testerini, il bomber Magara, Rossi, Balducci, Barculli e Bruscaglia. Con loro anche due storici capitani dei rivali di Città di Castello, Tosti e Mambrini, che nella stessa stagione ottennero anch’essi la promozione in serie C2.

Tanta emozione - Il sindaco ha consegnato ai presenti, visibilmente emozionati, una benemerenza. I dirigenti del Vivi Altotevere Sansepolcro, Stefano Chiasserini e Sauro Giorni, hanno omaggiato gli uomini, che rappresentano la vetta della storia del calcio locale, con un gagliardetto commemorativo dell’impresa, oltre all’abbonamento per assistere alle partite casalinghe della squadra che oggi milita nel campionato d’Eccellenza.

 Attimi di forte emozione per tutti i presenti soprattutto ripercorrendo i momenti più significativi dell’epoca: la vittoria sul campo del Città di Castello, dopo ben ventuno anni, o il decisivo pareggio all’ultima giornata contro i ravennati del Russi. Ma anche sincera commozione nel ricordare chi nel corso degli anni è scomparso: come lo storico mister Silvano Grassi, il medico sociale dottor Pietro Nucci, il segretario Domenico Robustelli, il massaggiatore Emilio Mattei e infine l’uomo che, nelle vesti di direttore sportivo, assemblò quel gruppo di giovani e ambiziosi calciatori, rimasti poi per sempre legati a quella stagione: Efrem Dotti.

Dopo la cerimonia a Palazzo delle Laudi il gruppo si è trasferito allo Stadio Buitoni, teatro di tante epiche battaglie, per altri ricordi legati ai tifosi, alla città e al trionfo della primavera 1979. Poi la cena conclusiva, al ristorante enoteca “Berghi”, con un impegno solenne: ritrovarsi tra due anni, nel 2021, in occasione del centenario della fondazione.

Quell’impresa rimane il massimo risultato storico per una società calcistica della valle che, nonostante si trovi in una regione ricca di realtà sportive eccellenti, non ha mai raggiunto le vette del calcio professionistico. A dire il vero, negli ultimi anni le principali squadre toscane sono passate attraverso molte vicissitudini e hanno ottenuto risultati deludenti e anche questa stagione, iniziando dalla Viola in Serie A, non sembra godere i favori dei pronostici.

Passato e presente - L’appuntamento per celebrare il primo arrivo in serie C2 dei bianconeri, seguito dall’altrettanto storica salvezza ottenuta nel campionato successivo, la stagione 1979/80, è stata anche l’occasione per fare il punto odierno sul calcio a Sansepolcro. Dopo il fallimento della Ssd Sansepolcro i colori bianconeri hanno ripreso a volare con la nuova formazione societaria, la Vivi Altotevere Sansepolcro, che punta a rappresentare il meglio del calcio in una zona, la Valtiberina, che è sinonimo di bellezza paesaggistica. Oggi la squadra milita nel girone A del campionato di Eccellenza umbra, e punta a una stagione di spessore. 

 Le prime due partite hanno visto i bianconeri cominciare con incertezza, superando in trasferta per 0-1 il Trasimeno. Meno positivo il debutto casalingo, al termine di una partita rocambolesca, dove la Vivi Altotevere Sansepolcro è uscita sconfitta per 3-4 dal Ducato Spoleto. Un tonfo che è costata la panchina all’allenatore, Andrea Bricca: al suo posto è arrivato Marco Bonura, a lui il compito di riportare il calcio di Sansepolcro nel posto che merita, per celebrare al meglio l’ormai vicino centenario dalla nascita della prima squadra della città, l’Unione sportiva Sansepolcro.

L’entusiasmo suscitato dal ricordo dell’impresa di quarant’anni fa non potrà che essere uno stimolo fortissimo, per i bianconeri di oggi. Almeno così sperano i tanti tifosi che ancora affollano il Buitoni, sperando presto di potere un giorno dire:“io c’ero”. Come possono fare i fortunati che assistettero in prima persona alle gesta dei “Mitici” del 1978/79.


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