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Cultura venerdì 11 settembre 2020 ore 13:00

Premio Pieve, la Città del Diario si veste a festa

L'appuntamento è dal 18 al 20 settembre. Ecco gli otto finalisti. Riconoscimento speciale per Francesco Guccini. Tanti gli eventi collaterali



PIEVE SANTO STEFANO — Il Premio Pieve giunge alla 36esima edizione e nonostante il Covid si svolgerà, seppur con presenze ridotte, anche grazie al sostegno delle tecnologia.

L’appuntamento è dal 18 al 20 settembre nelle piazze della Città del Diario. Il titolo di questa edizione è: “Come pagine bianche”. Un’immagine apparentemente semplice, di immediato impatto visivo ma che, in realtà, rispecchia un momento complesso, difficile, in cui ci troviamo spesso incerti rispetto alle certezze di sempre, anche per cercare parole per scrivere, raccontare una nuova storia. “Tutti noi siamo come pagine bianche e cerchiamo le parole con cui riempire il nostro racconto – spiegano gli organizzatori - mai come quest’anno le testimonianze custodite dall’Archivio dei diari rappresentano per il Premio la base per indagare il presente e scegliere le parole per raccontarlo”. 

L’evento clou sarà come sempre “Memorie in piazza”: domenica 20 settembre con gli 8 diari finalisti e l’annuncio del vincitore 2020. La cerimonia di premiazione sarà in differita anche su Rai Radio3 mercoledì 23 settembre alle 20,30.

Ecco gli 8 diari finalisti Anna De Simone (Massa D’Albe, L’Aquila, 1954) decide di raccontarsi, alla soglia dei 65 anni, nell’autobiografia "Il sale della vita" in cui i ricordi delle violenze e delle privazioni si rincorrono e si sovrappongono in una scrittura a tratti caotica, a tratti lucidissima; Giovanna Battista Eventi (Napoli, 1939) ricompone i suoi ricordi a partire dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale per poi raccontare la ricostruzione della sua Napoli di Vico Tagliaferro; Tania Ferrucci (Napoli, 1960) nasce bambino da un rapporto occasionale. Nell’autobiografia "Nei miei okki" racconta le violenze subite ma anche il percorso di comprensione della propria diversità, che porterà quel bambino a diventare la fanciulla di nome Tania; Rosenza Gallerani (Cento, Ferrara, 1951) affida alla sua memoria Il male e la cura il racconto doloroso della scoperta e del decorso di una malattia alla quale rifiuta di arrendersi; Umberto Guidotti (Torino, 1925-2002), volontario della X Mas, comincia a scrivere il suo diario a Genova alla vigilia della Liberazione: nel suo diario "Seguendo la voce del dovere" vi è la sconfitta degli ideali in cui è cresciuto, e del ceto politico e militare al quale ha legato il proprio destino; Jean-Paul Habimana (Nyamasheke, 1984) racconta la lotta per la sopravvivenza durante la guerra civile in Ruanda nelle pagine della sua memoria "L’ultimo genocidio del Novecento"; Raffaele Resta (Bari 1922-1977), autiere ventenne, affronta la campagna di Russia con indomabile irriverenza e voglia di vivere nelle pagine del diario "Bariscine"; Paolo Schiavocampo (Palermo, 1924), artista plastico di fama internazionale, si racconta nell’autobiografia "Alle spalle del tempo" ritmata dai ricordi che si rincorrono tra Palermo e Milano, Varese, Torino, Roma, New York. Un viaggio intenso in cui il lettore incontrerà i protagonisti dell’arte contemporanea italiana sullo sfondo della guerra e delle vicende politiche e sociali del Novecento.

Sul palco delle Memorie in piazza con Guido Barbieri, storica voce di Radio3 Suite, Andrea Biagiotti introdurrà i diari in concorso mentre Mario Perrotta e Paola Roscioli ne interpreteranno alcuni brani. 

Come anticipato, a Francesco Guccini, cantautore e scrittore, sarà assegnato il Premio Città del diario 2020, mentre Annalisa Camilli ritirerà il Premio "Tutino Giornalista", istituito dall’Archivio per ricordare proprio la figura del suo fondatore. In programma ci sono altri importantissimi riconoscimenti.

Non dimentichiamo, inoltre, che i diari della gente comune, raccolti a Pieve Santo Stefano che fanno della piccola località della Valtiberina un vero e proprio scrigno della tradizione, della scrittura, della memoria, sono spesso delle opere d’arte. 

E nei tre giorni del Premio sarà possibile visitare la mostra "Il tesoro dell’Archivio", curata da Cristina Cangi e allestita a Palazzo Pretorio. Si tratta di una selezione dei manoscritti originali depositati a Pieve Santo Stefano nell’ultimo anno, nello spazio delle Logge del grano l’esposizione disegnami: diari migranti “tradotti” in disegni, a cura di Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Barnaba Salvador.


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