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Attualità martedì 10 gennaio 2017 ore 08:44

Respinto il ricorso sul Decreto bail in

Il Tar del Lazio si è espresso sull'azione intrapresa da 249 risparmiatori delle banche azzerate. Il Codacons annuncia che la battaglia continua



AREZZO — Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso con il quale 249 risparmiatori, rappresentati dal Codacons, contestavano i provvedimenti della Banca d'Italia, adottati in attuazione della legge sul bail in, che hanno portato all'azzeramento del valore dei titoli per gli investitori di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Carife; contestualmente sono state dichiarate inammissibili le contestazionifatte in proprio dall'associazione di consumatori in quanto l'azione di annullamento proposta è stata ritenuta estranea al campo oggettivo di applicazione del Codice del consumo.

I 249 risparmiatori (tutti proprietari di azioni o di obbligazioni emesse dai quattro Istituti di credito) sostenevano di essere stati tutti pregiudicati dagli atti e dai provvedimenti di risoluzione, in quanto gli stessi avevano condotto alla diretta svalutazione dei titoli o alla loro sostanziale privazione di qualsiasi valore economico. Ribadendo "l'assoluto rilievo della natura discrezionale tecnica del potere amministrativo esercitato dalla Banca d'Italia", il Tar ha ritenuto che "le censure dedotte dai ricorrenti nel ricorso non possono trovare accoglimento".

Il Codacons ha tuttavia affermato che intende andare avanti con il Consiglio di Stato."Non condividiamo la posizione del Tar - ha sottolineato il presidente Carlo Rienzi - A nostro avviso la normativa sul bail-in è in contrasto con la Costituzione Italiana, e per questo proporremo ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del tribunale amministrativo. Tra l'altro non si capisce perché per Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti siano state applicate le regole del bail-in, azzerando le obbligazioni subordinate, mentre per Mps sia stata seguita un'altra procedura con l'intervento dello Stato. Due pesi e due misure che ancor di più fanno apparire ingiusta e sbagliata tale normativa"


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