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Attualità giovedì 09 febbraio 2017 ore 17:54

"Al via la privatizzazione del Museo Civico"

Il Pd biturgense all'attacco della gestione culturale dell'amministrazione Cornioli "privatizzazione del Museo Civico e delle attività culturali"



SANSEPOLCRO — "Il prestito della Madonna della Misericordia al Comune di Milano era solo il primo passo di un progetto molto più ampio di impoverimento del tessuto culturale della nostra Città, a beneficio esclusivo di un soggetto privato che avrà la gestione completa del Museo civico e delle attività culturali ed economiche connesse. Si tratta, di fatto, di una vera e propria privatizzazione operata nel più assoluto silenzio dall’attuale maggioranza" spiegano i democratici biturgense in una nota. 

"In data 2 febbraio, all’indomani dell’inaugurazione della prima mostra, che prevede l’esposizione della tavola del “Ragazzo morso dal ramarro” di Caravaggio, con delibera di giunta viene approvata la convenzione sottoscritta tra il Comune di Sansepolcro e la società Civita Mostre - spiegano i dem - La convenzione, che scadrà a novembre, prevede: l’allestimento di due mostre e la sostituzione del personale del Comune di Sansepolcro addetto alla biglietteria con quello di Civita; l’affidamento alla suddetta società del bookshop del nostro Museo in cambio di una quota dei proventi, finora incassati interamente dal Comune; la corresponsione di 8 euro a biglietto strappato (il costo di ingresso attuale è di 8 euro) a fronte della gestione completa della biglietteria; l’apertura-chiusura del Museo e la guardiania delle sale. Il biglietto del Museo aumenterà, da 8 euro a 10 euro."

Per il Pd "si tratta di una gestione affidata senza alcun tipo di gara o manifestazione di interesse, per quanto vi sia una pluralità di operatori economici parimenti qualificati sotto il profilo della capacità tecnico-professionale. Inoltre, è una menzogna aver sbandierato la gratuità dell’operazione perché la società dietro prestazione di servizi sarà remunerata dal costo dei biglietti e dal servizio di bookshop."

"Ci domandiamo - concludono i dem - se il sindaco e la sua giunta abbiano compreso che con questa scelta hanno abdicato (oggi per 9 mesi ma chissà…) alla gestione del Museo e delle attività culturali connesse, aprendo la strada alla privatizzazione dei progetti culturali demandati a una società esterna interessata al proprio profitto. Crediamo che la cultura debba far crescere il tessuto di una città e rappresentarne l’espressione più alta. Purtroppo la totale mancanza di idee e progetti per la crescita culturale, conduce questa amministrazione a rincorrere l’evento sensazionale, concependo troppo spesso i beni culturali in termini esclusivamente di marketing. Su questi temi, il Partito Democratico chiamerà quanto prima a rispondere l’amministrazione comunale."


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