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Politica sabato 30 gennaio 2021 ore 09:04

Distretti sanitari, "si faccia fronte comune"

L'appello del consigliere Giunti a coinvolgere anche l'Anci nelle richieste alla Giunta Regionale per correggere una gestione che "non ha funzionato"



SANSEPOLCRO — "Ritornerà il distretto socio sanitario unico in Valtiberina Toscana? Speriamo che la decisione la Giunta Regionale la prenda prima delle elezioni amministrative". A dirlo è il consigliere comunale, Forza Italia, di Sansepolcro Tonino Giunti.

"Le zone distretto del sistema sanitario regionale sono state ridotte da 34 a 26. Il processo di unificazione ha interessato 14 ambiti zonali, che compongono 6 zone distretto, e coinvolge complessivamente 106 comuni e 974.000 abitanti, pari al 26% della popolazione toscana" ripercorre Giunti. 

Che quindi aggiunge: "abbiamo visto i risultati che questo ha portato nei territori interessati, sia in termini di efficienza, che di avvicinamento del servizio alla popolazione. E' chiaro a tutti i cittadini che dopo oltre due anni dall'applicazione delle nuove articolazioni, l'ambito territoriale ottimale, voluto dalla Giunta Regionale non sta funzionando. Oltre al pubblico, oberato da burocrazie che aumentano i tempi di attesa per le analisi e per gli accertamenti, si lamenta anche il personale della Asl, che ha avuto il proprio lavoro esteso notevolmente a livello territoriale. Inoltre traspare evidente il progetto regionale di risparmio economico delle risorse soprattutto sul sociale".

Da qui l'impegno per cambiare le cose già in atto ma anche un suggerimento dal consigliere biturgense: "bene stanno facendo i territori a reagire a questo stato di cose. Sono importanti per raggiungere lo scopo le mozioni approvate all'unanimità dai comuni Valtiberini e Casentinesi, proposte dai sindaci Cornioli e Vagnoli, come pure la mozione presentata in Consiglio regionale da Ceccarelli. L'esecutivo regionale però andrebbe pressato anche dall'Anci Toscana per rappresentare tutti i comuni che hanno dovuto subire l'accorpamento. Tanti sono i disagi, ora moltiplicati anche per colpa del Covid. Bisogna far fronte comune perché la Giunta Regionale faccia marcia indietro e riconosca il proprio sbaglio politico, fatto a suo tempo, nel tagliare il numero dei distretti".


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