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Attualità venerdì 11 novembre 2016 ore 13:10

Mauro Cornioli interviene su scandalo rifiuti

Mauro Cornioli

Scandalo sui rifiuti: “La riprova che l'attuale modello di gestione non è stato disegnato sulle esigenze dei cittadini, ma sugli interessi di pochi”



SANSEPOLCRO — "L'Ambito Territoriale Ottimale – Toscana Sud è un ente creato appositamente per dotare i comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto di uno strumento di programmazione, organizzazione e controllo dell’attività di gestione dei rifiuti: con l'avvento di Sei-Toscana tale ente ha rivestito una funzione di mediazione tra la società ed i comuni, cercando formalmente di proporsi come un inderogabile strumento di tutela proprio di questi ultimi." 

E' quanto pensa il sindaco biturgense riguardo l'affaire Sei Toscana e le recenti vicende giudiziarie. 

"In realtà tale funzione di supporto tecnico e gestionale è sempre stata espletata in maniera blanda e sconclusionata: su questo sicuramente sia l'estensione del territorio che l'eterogeneità dei preesistenti modelli gestionali non hanno di certo contribuito a far ingranare questo ente. Ma sin dai primi momenti è subito apparso evidente che nel nuovo quadro normativo-gestionale era molto difficile tracciare una linea di demarcazione tra controllore e controllato: detto in termini più semplici, l'ATO è sempre apparso, anche al netto della sua indolenza burocratica, come un “carrozzone” nato per mettere in pratica un modello di gestione dei rifiuti super-centralizzato che permettesse ad un unico gestore (la Sei-Toscana) di operare per 20 anni in regime di mercato protetto. Ne consegue che, senza correre alcun rischio, dal 2014 la società a cui è stata affidata la gestione dei rifiuti si sta aggiudicando 170 milioni di euro di fatturato ogni anno (per un totale di 3,5 miliardi) a prescindere dalla quantità e dalla qualità dei rifiuti prodotti: un sistema di profitti garantiti dove un'eventuale diminuzione dei rifiuti prodotti si tradurrebbe, in maniera automatica e consequenziale, con un inevitabile aumento delle bollette."

"E' all'interno di un contesto come quello appena descritto che nei giorni scorsi è deflagrata la notizia della truffa e degli arresti per corruzione: alla base del modello di gestione dei rifiuti a cui siamo sottoposti da ormai 3 anni, ci sarebbe una procedura di appalto pilotata che avrebbe favorito un raggruppamento temporaneo di impresa da cui è nata la Sei-Toscana. Una commistione tra controllori e controllati che avrebbe fruttato al direttore dell'ATO-Toscana Sud, Andrea Corti, una ricompensa di 380.000 euro, elargita sotto forma di consulenze, prestazioni d’opera e altri beni. Lo stesso direttore che fino a ieri ci diceva di fidarci dell'ATO e di ricercare una sintesi di collaborazione con il gestore, oggi è ai domiciliari. Ma nonostante ciò i cittadini continuano a pagare e la puzza di un sistema gestionale putrido e farraginoso non sembra attenuarsi. Da tutto ciò, come Comune facente parte dell'ATO-Toscana Sud, non possiamo dunque perdere questa occasione per chiedere, a partire dalla prossima Assemblea di ambito, una profonda riflessione su un modello di gestione dei rifiuti i cui limiti sono oggi sotto gli occhi di tutti."


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