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Attualità sabato 12 febbraio 2022 ore 10:50

Raffica di raggiri con la "truffa del resto"

Arrestati due 30enne beccati con le mani nel sacco. Nel mirino bar e negozi. Molti dei commercianti ignari di essere caduti nella rete



SANSEPOLCRO — Hanno messo in atto la cosiddetta "truffa del resto" e per questo sono finiti in manette. Si tratta di due 30enni dell'Est Europa che ieri pomeriggio sono stati beccati dai carabinieri dopo una serie di colpi. In sostanza, il raggiro consiste nel confondere un addetto alla cassa per ricevere un resto non dovuto.

I due, in giro per la Valtiberina con un'utilitaria, sono entrati in un esercizio commerciale mostrando al negoziante, senza mai consegnargliela, una banconota di grosso taglio (che di solito ammonta a 50 euro), a fronte di una spesa minima. Il commerciante è così stato costretto a cercare in cassa monete o banconote per dare il resto.

A questo punto, i due hanno iniziato a confondere ulteriormente le acque. E vedendo il cassiere in difficoltà hanno iniziato a fare ancora più confusione, dicendogli che avrebbero potuto pagare, magari, anche in monete e mettendole tutte sul bancone. Finendo poi per affermare che non bastavano e che avrebbero saldato con la banconota iniziale, chiedendo il resto, seppure senza averla mai consegnata al negoziante. Il cassiere, nella confusione, ha dato il resto ai due.

Intanto, uno dei commercianti truffati si è accorto del raggiro ed ha chiamato i carabinieri di Sansepolcro, fornendo la descrizione di uno dei due truffatori oltre che dell'utilitaria. 

I militari li hanno individuati, quasi subito, all'uscita di un altro bar dove avevano appena messo a segno un ulteriore colpo. Il cassiere se ne è accorto proprio quando i militari gli hanno chiesto di verificare.

Sull'auto dei due è stata trovata una cospicua somma di denaro, probabilmente provento di altri raggiri, che è stata sequestrata per poter essere restituita ai legittimi proprietari. Nei loro confronti è scattato l'arresto.


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