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Politica mercoledì 16 novembre 2016 ore 14:20

"Recediamo dal contratto con Sei Toscana"

La proposta del M5S Sansepolcro dopo la notizia dell’arresto del direttore dell'Ato Toscana Sud Andrea Corti



SANSEPOLCRO — "I capi d’accusa sono gravissimi: turbativa d'asta e corruzione. Il Comune di Sansepolcro usufruisce del servizio di raccolta rifiuti da parte di Sei Toscana, con un contratto malauguratamente (ma politicamente voluto) vincolato “ventennale” per un appalto di 3.5 miliardi di euro - spiegano i cinque stelle biturgensi - La cosa più grave è che per tutti questi anni i cittadini delle province di Arezzo, Siena e Grosseto sono stati costretti a pagare una delle imposte sull'immondizia più alte d'Italia: praticamente, i costi della corruzione finivamo direttamente in bolletta."

"Il gruppo di lavoro interprovinciale sui rifiuti del Movimento 5 Stelle lavora attivamente da oltre due anni contestando la legittimità dell’appalto con cui è stato selezionato il gestore Sei Toscana. Oggi l’inchiesta sembra dare ragione ai nostri dubbi: dall’inchiesta emerge un intreccio di intese davvero sconcertante a vantaggio dell’aggiudicatario dell’appalto. Controllati e controllori avrebbero agito insieme per far ottenere l’appalto ad un preciso raggruppamento di imprese e per ottenere vantaggi personali. Corti, secondo le accuse, avrebbe incassato compensi illeciti per oltre 380mila euro."

"Lunedì 14 novembre abbiamo presentato una mozione con cui chiediamo all’amministrazione di valutare la validità dell'affidamento a Sei Toscana e conseguentemente la possibilità di recedere dal contratto, oltre a seguire con attenzione l'evolversi del procedimento giudiziario per valutare, in caso di rinvio a giudizio, di costituirsi parte civile come parte lesa. Chiediamo anche, vista la gravità dei fatti, di convocare un consiglio comunale aperto per poter finalmente parlare di questi argomenti, per troppo tempo relegati alle segreterie di partito, in nome della trasparenza e della partecipazione" concludono i pentastellati.


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