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Cultura giovedì 04 agosto 2016 ore 12:19

Alla scoperta della chiesa di Santo Stefano

"Notti dell'archeologia": in tanti ad ascoltare Michele Bueno (Soprintendenza) e Gabriele Mazzi (direttore Museo della battaglia)



ANGHIARI — Domenica scorsa, di fronte ad un numeroso, curioso e non solo anghiarese pubblico, sono state illustrate le caratteristiche della Chiesa di Santo Stefano e la sua antichità in relazione ai molti scenari storici che possono averla generata. L’edificio è un monumento che riveste un elevato interesse culturale e storico e merita una particolare attenzione.

Si è trattato di un incontro per iniziare a dare importanza alla chiesa nel suo complesso, anche in relazione alla storia locale e italiana. Da molti studiosi la Chiesa di Santo Stefano ad Anghiari viene datata al VII o VIII secolo d.C., ma questo posizionamento cronologico potrebbe essere rivisto in base a indagini archeologiche che mirerebbero a chiarire la storia dell’edificio. Qui fondamentale è stata presenza alla serata di Michele Bueno, funzionario archeologo della Soprintendenza, che ha lodato l’iniziativa, auspicando la ripresa degli studi sull’edificio e fornito opportunità e informazioni sulle procedure del Ministero per questi casi.

“A questo punto è necessario poter posizionare nella storia la chiesa di Santo Stefano” ha spiegato Gabriele Mazzi, direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari che ha organizzato l’iniziativa “integrando le poche notizie che si possono trarre dai resoconti e dai testimoni dei lavori di restauro, con indagini archeologiche puntuali. Sicuramente una individuazione dei contesti archeologici attorno alla chiesa permetterebbe di dare risposte più chiare”.

Quindi sono molti gli aspetti che eventuali indagini archeologiche potrebbero aiutare a spiegare: è una “chiesa di missione” (cit.) cioè un edificio voluto dai Bizantini per convertire i Longobardi dall’arianesimo? Oppure è una chiesa costruita su committenza longobarda con forme Bizantine? Una sola cosa accomuna tutte le ipotesi: il fatto di poggiare su preesistenze più antiche e che è stata costruita con elementi di reimpiego di età romana.

All’evento ha preso parte anche il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri. “E’ stata una serata piacevole ed importante – ha dichiarato il primo cittadino – dedicata alla cultura ed alla storia del nostro paese, che ha tra l’altro visto la partecipazione di tante persone. La Chiesa di Santo Stefano è un patrimonio di Anghiari ed è stato molto interessante approfondire i temi legati alle sue origini anche attraverso le ricerche e le parole del direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari Gabriele Mazzi”. 


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