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Attualità giovedì 17 settembre 2020 ore 07:00

Mercato del lavoro messo "in ginocchio" dal Covid

Avviamenti dimezzati rispetto allo scorso anno. La spuntano ancora i contratti determinati ma registrano un -48%



AREZZO — Mercato del lavoro messo ko dalla pandemia, nel secondo trimestre di quest'anno, ancor più che nei tre mesi precedenti. Lo dicono i dati che fornisce la Camera di Commercio.

Anche la tendenza, relativa a tutto il Paese, registra una forte diminuzione delle ore lavorate quale diretta conseguenza di una eccezionale caduta dell’attività economica, che si è tradotta in una flessione del PIL nel secondo trimestre pari al 12,8%, in termini congiunturali, e al 17,7% in termini tendenziali.

Le ricadute negative registrate a livello nazionale - spiega il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi - sono state rilevanti anche per la provincia di Arezzo e i dati del Sistema Informativo del Lavoro della Regione Toscana ci permettono di quantificarne le conseguenze sul mercato del lavoro provinciale".

Ed ecco che Guasconi snocciola i numeri: "partendo dal lato della domanda, nel secondo trimestre gli avviamenti al lavoro si sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno (-48,7%). Già nel primo trimestre, però, si erano palesate le prime difficoltà che avevano portato ad una diminuzione delle assunzioni dell’11,8%. Il dato complessivo dei primi sei mesi dell’anno mostra quindi una flessione del 28,6%. La sospensione di buona parte delle attività ha frenato le assunzioni sia per quanto riguarda le posizioni lavorative “stabili” che per quelle flessibili o stagionali. Non tutti i settori sono stati colpiti in egual misura: le diminuzioni più rilevanti si sono verificate nel manifatturiero (-68,8%) e negli alberghi-ristoranti (-60,9%), mentre minori sono state le ricadute per l’agricoltura (-22,5%)".

Avviamenti al lavoro per settore economico - provincia di Arezzo

1° trim. 2020 Var. % 2° trim. 2020 Var. % 1° sem 2020 Var. %
Agricoltura 3.813 -7,0% 1.227 22,5% 5.040 -11,3%
Manifatturiero 2.483 -33,5% 990 68,8% 3.473 -49,7%
Costruzioni 622 -19,9% 449 40,1% 1.071 -29,8%
Commercio 1.062 -9,6% 663 42,7% 1.725 -26,0%
Trasporto e magazz. 305 -26,0% 178 46,1% 483 -34,9%
Alberghi e ristoranti 1.198 -18,0% 825 60,9% 2.023 -43,3%
PA, Istruzione, Sanità 1.824 4,5% 757 43,0% 2.581 -16,0%
Servizi alle imprese 1.076 2,3% 634 48,6% 1.710 -25,2%
Altro 2.067 7,2% 1.337 36,1% 3.404 -15,4%
Totale 14.450 -11,8% 7.060 48,7% 21.510 -28,6%

Avviamenti al lavoro per tipo di contratto - provincia di Arezzo

1° trim. 2020 Var. % 2° trim. 2020 Var. % 1° sem 2020 Var. %
Lavoro a tempo indeterminato 1.852 -10,1% 796 -50,0% 2.648 -27,5%
Contratto a tempo determinato 8.483 -13,1% 3.857 -48,0% 12.340 -28,2%
Somministrazione 1.198 -10,9% 671 -52,9% 1.869 -32,6%
Contratto a progetto/co.co.co 251 2,4% 148 -7,5% 399 -1,5%
Tirocinio 260 -11,3% 75 -79,9% 335 -49,8%
Apprendistato 652 -29,4% 227 -72,5% 879 -49,7%
Lavoro domestico 1.017 20,4% 799 -1,8% 1.816 9,5%
Lavoro intermittente 579 -16,0% 441 -54,8% 1.020 -38,7%
Altre forme 158 -28,8% 46 -72,9% 204 -48,0%
Totale 14.450 -11,8% 7.060 -48,7% 21.510 -28,6%

“Per quanto riguarda le tipologie di contratti utilizzati nelle assunzioni - prosegue ancora Guasconi - i più gettonati restano quelli a tempo determinato che diminuiscono del 48% rispetto al secondo trimestre del 2019. Particolarmente penalizzati il tirocinio (-79,9%) e l’apprendistato (-72,5%), mentre sono state piuttosto limitate le conseguenze per contratti a progetto/co.co.co. (-7,5%) e lavoro domestico (-1,8%). Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, infine, ne sono stati sottoscritti esattamente la metà rispetto ad un anno fa. A livello territoriale, tutte le aree presentano pesanti flessioni per le assunzioni registrate presso i Centri Provinciali per l’Impiego: l’area più colpita è comunque il Valdarno che nel secondo trimestre presenta una contrazione del 53,7% rispetto al 2019. La più contenuta, pur rimanendo sempre molto elevata, è quella registrata in Valtiberina (-37,9%). Per capire meglio l’evoluzione della dinamica occupazionale dovremo necessariamente attendere i dati definitivi dei prossimi due trimestri: sarà infatti l’autunno il vero banco di prova per le prospettive di recupero e di ripresa del sistema economico e soprattutto del mercato del lavoro. Ma già alcune anticipazioni possono essere colte nelle analisi previsionali contenute nel nostro rapporto Excelsior”.

Avviamenti al lavoro per CPI - provincia di Arezzo

1° trim. 2020 Var. % 2° trim. 2020 Var. % 1° sem. 2020 Var. %
Area aretina 5.871 -3,5% 2.860 -48,9% 8.731 -25,3%
Casentino 1.131 -17,5% 735 -44,1% 1.866 -30,5%
Valdarno 3.499 -21,1% 1.569 -53,7% 5.068 -35,2%
Valdichiana 2.574 -11,6% 1.154 -49,0% 3.728 -28,0%
Valtiberina 1.375 -13,1% 742 -37,9% 2.117 -23,8%
Provincia 14.450 -11,8% 7.060 -48,7% 21.510 -28,6%

Il report trimestrale Excelsior – prosegue il segretario generale Marco Randellini - prevede, per il periodo settembre -novembre 2020, 4.400 entrate programmate. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione, -14,6%, è meno rilevante del trimestre precedente (-45%). In particolare, nel mese di settembre sono state previste 1.480 assunzioni (contro le quasi 1.790 del settembre 2019). Si tratta per il 29%, di assunzioni con contratto a tempo indeterminato (erano il 21% un anno fa) mentre il restante 71 % è con contratti a termine. Le imprese che prevedono assunzioni sono pari al 10% del totale (erano il 12% nel 2019). Le entrate previste si concentreranno nel 69 % dei casi nelle imprese con meno di 50 dipendenti e nei settori “altre industrie” (che comprende il settore dell’oreficeria) “i servizi alle persone” e il “commercio”. Per quanto concerne le difficoltà di reperimento, queste riguardano complessivamente il 35% delle assunzioni (in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2019), ma per alcune figure professionali il mismatch diventa molto più importante e supera spesso la metà di quelle previste. Questo vale soprattutto per la ricerca degli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici e degli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche. Per una quota pari al 33% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni ed una quota del 9 % sarà destinata a personale laureato”.

Anche questo Rapporto Excelsior, come il precedente, - conclude Randellini- contiene un approfondimento sulla tenuta del tessuto imprenditoriale dopo l’ emergenza Covid 19.La rilevazione, compiuta a cavallo tra il luglio e l’agosto, evidenzia come il 35,8% delle imprese aretine abbia un’attività a regimi simili a quelli pre-emergenza. E’ una dato che ovviamente varia molto a seconda del settore interpellato: più negativo per le industrie tessili e per le imprese del settore turistico, dove solo rispettivamente il 10,7% ed il 14,4% hanno avuto un recupero totale delle attività; molto più positivo per le aziende dei servizi informatici, per l’intero settore delle costruzioni e per le industrie meccaniche dove rispettivamente il 61,3%, il 51,6 ed il 48,5 hanno ripreso totalmente ed in alcuni casi aumentato la propria attività. L’incertezza sulla ripresa economica continuerà comunque per tutto il 2020: il 71% delle imprese del nostro territorio prevedono infatti una ripresa complessiva dell’economia italiana solo nel primo semestre 2021.

Un incertezza che è sicuramente alimentata, in un territorio ad alta vocazione all’export come quello aretino, dalla debolezza della domanda proveniente dai mercati internazionali che penalizza negativamente anche le prospettive occupazionali.” 


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