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La Russa “Italia ponte con gli Usa, Ue si rafforzi e non sia supina”

ROMA (ITALPRESS) – Dai rapporti tra Stati Uniti ed Europa alle riforme, in primis la legge elettorale ma anche il referendum sulla giustizia e una nuova proposta per ridurre il sovraffollamento delle carceri: sono i temi toccati dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla cerimonia dello Scaldino per il tradizionale scambio di auguri con […]



ROMA (ITALPRESS) – Dai rapporti tra Stati Uniti ed Europa alle riforme, in primis la legge elettorale ma anche il referendum sulla giustizia e una nuova proposta per ridurre il sovraffollamento delle carceri: sono i temi toccati dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla cerimonia dello Scaldino per il tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. “I rapporti tra UE e Usa devono essere facilitati. C’è bisogno di ponti, di tentativi di trovare intese. Credo che il governo e l’Italia, più di altre nazioni, possano svolgere questo ruolo di attenuazione dei contrasti che potrebbero costituire un danno irreversibile per l’Europa e l’Italia stessa”: una possibile rottura tra le due sponde atlantiche “sarebbe dannosissima”, ribadisce La Russa, secondo cui “la priorità di Meloni è l’interesse dell’Italia e nell’interesse dell’Italia c’è il rafforzamento dell’Unione Europea e il mantenimento dei rapporti il più possibile stretti con gli Stati Uniti: questa non è un’ipotesi, è una certezza”. Eppure, ricorda, “la mia parte politica ha sempre affermato che l’Europa debba crescere, pensare meno a cosa che i singoli Stati possono fare da sè e più a temi come politica industriale”, ma sulla difesa “questa critica all’Europa l’ha sempre fatta, di essere troppo supina. Niente si fa gratis: se io mi accollo la tua difesa, è evidente che poi ho un’influenza anche sulla tua politica”, sottolinea La Russa. Sulle posizioni dei partiti di maggioranza sul conflitto in Ucraina, sollecitato dai cronisti che gli chiedevano di commentare le parole del vicepremier Matteo Salvini, La Russa precisa: “Meloni ha risposto che si può dare i soldi all’Ucraina senza toglierli alla sanità. Risolto il problema Salvini”. Tra lui e Meloni, comunque, “ho sempre visto un rapporto molto forte: anche quando le dichiarazioni pubbliche appaiono differenti, sappiate che poi il rapporto personale consente di trovare soluzioni”, ribadisce il presidente del Senato. Il referendum sulla giustizia “non avrà conseguenze drastiche”, sottolinea. Il paragone con quello che successe a Renzi “non c’è. Renzi è un caso a parte perchè decise liberamente di legare la sua sorte al referendum, convinto di vincere. Esattamente l’opposto di quello che fa il governo attuale”. Poi, “se volessimo legare il risultato” del referendum al governo e, “nel caso in cui il referendum fallisse, dovremmo chiedere le dimissioni dei leader dell’opposizione? Non lo pretenderemo”. Sulla legge elettorale, aggiunge, “ho sempre detto che spero che avvenga col concorso di tutti”. Le opposizioni accusano la maggioranza di volere “l’uomo solo al comando e contemporaneamente dicono ‘tanto vinceremo noì. O l’una o l’altra. Se pensi di vincere, non puoi accusare Meloni di volere le riforme per comandare”, sottolinea. La legge premierebbe chi vince con un voto in più. Allora vuol dire che non sono sicuri di vincere?”, sottolinea. Per quanto riguarda il ballottaggio, “dipende dal tipo di assetto costituzionale che c’è, ma a me non spaventa. Lo farei anche quando, superato il 40%, ci fosse una distanza minima tra i due primi due arrivati, anche se hanno superato il limite per il premio di maggioranza”. Infine, rilancia sul sovraffollamento delle carceri. “Ogni volta che ho fatto una proposta sui detenuti ho avuto uno schiaffo in faccia, ma non metto la testa sotto la sabbia. C’è un’altra strada: facciamo una norma che allarghi i criteri degli arresti domiciliari, anche subito, prima di Natale Aumentiamo i giudici di sorveglianza con norme temporanee”.(ITALPRESS).-Foto xi2/Italpress-

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