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Cronaca sabato 17 settembre 2016 ore 10:40
Catia uccisa per dieci euro
Un litigio sul prezzo del rapporto sessuale appena consumato sarebbe alla base del raptus che ha portato all'omicidio della donna
SANSEPOLCRO — Ieri l'arresto di Piter Polverini, 24 anni residente a San Giustino e impiegato in un agenzia di scommesse ad Arezzo.
In queste ore emergono i dettagli di ciò che sarebbe successo la tragica notte tra l'11 e il 12 luglio scorso quando Piter Uccise Catia con due colpi di martello alla testa.
Alla base del brutale omicidio ci sarebbe il litigio per il pagamento della prestazione sessuale appena consumata e che poi, per le tracce organiche lasciate sul corpo della donna, è stata decisiva per incastare il giovane.
La donna avrebbe adescato il giovane in un bar di San Giustino e dopo numerose chiamate il giovane avrebbe ceduto alle richieste. I due sono partiti da San Giustino ognuno con la propria auto per poi riunirsi in via delle Piscine e recarsi assieme, sull'auto di Piter, al ponte di San Francesco sull'Afra. E' lì che è stato consumato un rapporto orale al termine del quale la donna avrebbe richiesto a Piter 30 euro invece dei 20 che sarebbero stati concordati. La paura di essere scoperto dai genitori o dagli amici ha fatto scattare nel giovane il folle raptus di violenza. Prima l'aggressione a suon di pugni e calci, poi Piter prende un martello dal bagagliaio del padre e colpisce Catia per due volte alla testa. La donna muore sul colpo. Piter getta il corpo sul fiume e torna a casa nascondendo il martello in un cespuglio, dove è rimasto fino a ieri.
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